I sindacati tornano ad incontrare i rappresentanti del Governo e dell'Inps. Nella giornata di oggi si registrano infatti diversi appuntamenti, che dovranno rappresentare il prodromo alla concretizzazione definitiva delle misure previste in Legge di Bilancio 2017, oltre che all'avvio della c.d. FASE 2 della riforma previdenziale. Le parti sociali hanno concordato un incontro per le 16.00 con il Presidente Inps Tito Boeri, mentre verso le 17.00 si terrà il confronto con i rappresentanti dell'esecutivo presso il Ministero del Lavoro.
Pensioni anticipate e APE: ampliare la platea dei destinatari
Per quanto concerne il primo appuntamento, i sindacati si troveranno a fare il punto con i vertici Inps sul nuovo anticipo pensionistico e sull'uscita anticipata per i lavoratori precoci. L'obiettivo è innanzitutto di intervenire sui criteri di accesso all'APE sociale, per renderla fruibile anche ai lavoratori edili, ai disoccupati ed a coloro che svolgono attività gravose rimasti finora esclusi. Si punta inoltre su una modifica del requisito contributivo di accesso, soprattutto per quanto concerne le categorie che si trovano a confrontarsi con il parametro più alto (corrispondente a 36 anni di versamenti).
Riforma previdenziale e FASE 2: necessario pensare ai giovani
In merito invece alla discussione sulla FASE 2 della riforma previdenziale, le parti sociali evidenziano prima di tutto il tema di coloro che entrano ora nel mercato del lavoro. "Dobbiamo dare risposte ai giovani, che hanno carriere fragili e discontinue", ha osservato Roberto Ghiselli, Segretario Confederale Cgil.
Sulla questione, il sindacalista ha sottolineato che serve "dare a tutti una pensione minima garantita" perché non può risultare sufficiente il sostegno fornito da un'eventuale pensione complementare. Tra le altre misure in discussione vi sono poi la sterilizzazione del parametro di adeguamento all'aspettativa di vita, il rilancio della previdenza integrativa, la diversificazione dell'accesso alla pensione sulla base della gravosità del lavoro svolto ed il riconoscimento del lavoro di cura.
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