Cinque nuovi tavoli per il confronto tra governo e sindacati sulla riforma Pensioni (fase 2). Il Governo Gentiloni punta a raggiungere una condivisione d'intenti e quindi la sottoscrizione di un verbale d'intesa sulle nuove misure da attuare in materia previdenziale, mentre sono in via di attuazione le misure previste nella prima sfilza di interventi inclusi nella legge di Bilancio 2017: dal cumulo gratuito dei contributi all'Anticipo pensionistico sociale, dalla mini proroga di Opzione donna alla Quota 41 precoci (ma non per tutti), dall'aumento delle quattordicesime all'estensione delle stesse e della no tax area pensionati fino all'Ape volontario la cui effettiva attivazione è attesa per i primi di settembre.

Pensioni, Poletti al lavoro per trovare l'accordo con i sindacati

"Utile e positivo" l'incontro con i sindacati, ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. I sindacati, in via generale, hanno apprezzato la linea del governo espressa durante la riunione ma restano tanti i nodi ancora da sciogliere. I prossimi incontri sulla riforma pensioni sono già stati programmati dal ministro Poletti per mercoledì 30 e giovedì 31 agosto e giovedì 7 settembre. Rivalutazione delle pensioni in essere, governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, politiche attive e passive, pensione minima di garanzia per i giovani. Questi i punti salienti del confronto sulla seconda fase della riforma pensioni.

'L'obiettivo è trovare consenso e condivisione sui punti trattati'

"Quando si lavora su questi argomenti - ha dichiarato il ministro del Lavoro a margine dell'incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil - l'obiettivo è avere il massimo dei consensi e la condivisione assoluta - ha sottolineato - su tutti i punti. Il nostro obiettivo - ha aggiunto Poletti mostrando un certo ottimismo - è lavorare insieme".

Una netta inversione di tendenza quella degli esecutivi a guida Pd nel rapporto con i sindacati. Inizialmente, insediatosi a Palazzo Chigi, l'ex premier Matteo Renzi aveva messo a rischio i rapporti di dialogo e confronto con le organizzazioni sindacali: "Basta tavoli di concertazione", aveva detto. Salvo poi istituire il tavolo di confronto sulla riforma pensioni, fortemente chiesto dai sindacati, poi coordinato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini. Ed è su questa scia del dialogo tra le parti che, in particolare sulla riforma pensioni, continua a muoversi il Governo Gentiloni.