Continua ad essere l'argomento della riforma Pensioni 2017 la tematica più discussa e che suscita maggiori polemiche tra i cittadini del nostro paese. Questo perché la questione Ape social non è affatto conclusa nonostante l'avvio imminente della seconda fase della riforma. Ed è proprio della pensione anticipata tramite il nuovo strumento introdotto da poco che vogliamo parlare in questo articolo perché, stando alla circolare 100/2017 dell'Inps, viene negata l'Ape social a coloro i quali non abbiano la residenza in Italia e che quindi siano residenti all'estero.

Riforma pensioni: la questione nel dettaglio sull'Ape social

Secondo quanto riportato da Pensionioggi.it, infatti, a differenza di quanto accade per la cosiddetta quota 41 per i lavoratori precoci, che non è vincolato dalla residenza del lavoratore in Italia, l'Ape social non può essere concessa a chi non ha la residenza in Italia ed è, tra l'altro, inesportabile fuori dai confini nazionali. Nel caso in cui il soggetto interessato e beneficiario dell'Ape dovesse andare a vivere fuori dall'Italia, questo ha l'obbligo di comunicarlo all'Inps entro cinque giorni e quindi perdere il beneficio dal primo giorno del mese successivo al trasferimento.

Riforma pensioni: le limitazioni su Ape social per i residenti all'estero

E questa non è l'unica limitazione prevista per coloro i quali svolgono o hanno svolto lavoro all'estero. Il requisito contributivo per accedere all'Ape social, infatti, non può essere perfezionato sommando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri e non si può neanche far valere le eventuali maggiorazioni contributive che il lavoratore può richiedere al momento del pensionamento.

Come già detto, queste due limitazioni non sono invece previste per quanto riguarda coloro i quali accedono alla pensione anticipata tramite Quota 41.

Insomma, una questione quella legata all'Ape social che è destinata ad andare avanti ancora per molto. Le polemiche su questo strumento, infatti, non accennano a placarsi e non possiamo fare altro che attendere ulteriori novità, anche se ormai la situazione dovrebbe rimanere invariata per questa categoria di lavoratori.

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