L'inizio dell'anno scolastico previsto in Italia per il 13 settembre è a rischio, e molto probabilmente verrà posticipato in molte regioni, specialmente del Nord Italia. L'allarme è arrivato dall'assessore all'istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan. Sicuramente la cosa non dispiacerà agli studenti che così potranno rientrare più tardi dalle loro vacanze ma che non fa di certo piacere ai docenti, visto che per disservizi non dovuti alla Scuola, dovranno recuperare poi queste giornate e quindi non potranno approfittare di ponti e altre festività non da calendario nazionale che generalmente sono concesse agli insegnanti.

Ma qual è la causa?

Il problema nasce dalla mancanza di personale. Paradossalmente quando in Italia gli insegnanti scalpitano per un posto di lavoro, in Veneto, ma anche in altre regioni del Bel paese non solo il corpo docente è carente ma anche il personale Ata e soprattutto quello dirigenziale tanto da non permettere il normale riprendere delle lezioni. Una notizia che desta molta preoccupazione nella categoria. L'assessore Elena Donazzan ha già aperto un tavolo di discussione con i rappresentanti dei principali gruppi sindacali anche loro allarmati da quanto emerso.

Secondo i dati forniti dalla Donazzan mancano 260 dirigenti scolastici nonchè numeri imprecisati ma elevatissimi di personale docente e Ata.

In particolare per quanto riguarda i dirigenti, l'assessore indica come risoluzione una reggenza. Contrari a tale scelta i rappresentanti dell'Anp, associazione nazionale presidi. Tra l'altro le reggenze costerebbero molto di più allo stato: circa 60mila euro contro le 50mila dei costi per un normale dirigente scolastico, con un surplus per reggenza di 10mila euro.

Su numeri molti alti diventano centianaia di migliaia di euro che si potrebbero risparmiare. Ciò è dovuto anche ai ritardi nel bandire il concorso per Presidi che ormai si aspetta da anni ma che ogni volta viene rimandato.

L'incontro

Presto sarà previsto un nuovo incontro tra gli assessori all'istruzione delle varie regioni d'Italia e la nona commissione della Conferenza Stato-Regioni.

All'ordine del giorno i temi più scottanti, non ultimo il più che probabile ritardo per l'inizio delle lezioni, nonchè i ritardi nelle nomine dei docenti e ovviamente la mancanza di Presidi e personale addetto ai servizi scolastici. In tali incontri saranno interpellati oltre alla ministra fedeli, anche il ministro Padoan per l'economia.