In vista del confronto con i sindacati sulla riforma Pensioni (fase 2) in programma il 30 agosto, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, rimane cautamente sui suoi passi sull'età pensionabile, senza caldeggiare le dichiarazioni di chiusura la confronto del vice ministro dell'Economia Enrico Morando e del responsabile economico del Partito democratico Tommaso Nannicini. Capitolo, quello dell'aumento dell'età pensionabile, che è terreno di scontro interno nella maggioranza che sostiene il Governo Gentiloni e nel Pd di Matteo Renzi e sul quale si rischia la rottura tra l'esecutivo e le parti sociali.

Riforma pensioni, scontro nella maggioranza e nel Pd sull'età pensionabile

Il ministro Giuliano Poletti non dice che il governo intende proseguire per la strada dell'aumento dell'età pensionabile in automatico per effetto dell'adeguamento delle pensioni alle aspettative di vita rilevate dall'Istituto nazionale di statistica, come invece hanno sostanzialmente detto Enrico Morando e Tommaso Nannicini provocando la reazione anche tra i parlamentari del Pd, a partire dal presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, ma anche di autorevoli esponenti di altri partiti e movimenti della maggioranza, come per esempio il presidente della commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi (Energie per l'Italia).

Sia Damiano che Sacconi chiedono il rinvio al 2021 dell'adeguamento dei trattamenti previdenziali alle speranze di vita, e non al 2019 come prevede la legge Fornero, in ogni caso propongono la modifica della norma. "Il meccanismo - ha detto Damiano - si è inceppato".

Previdenza, Poletti più cauto di Morando e Nannicini continua a prendere tempo

Poletti, diversamente da Morando e Nannicini, continua a prendere tempo. "Nessuno - ha detto il ministro del Lavoro - ha chiesto di abolire il collegamento e la connessione". E ha specificato: "C'è una richiesta di discussione - ha affermato - sui criteri tempi, le modalità".

Poletti dunque rinvia ancora una volta la discussione, a resta aperto al dialogo con le parti sociali e le forze parlamentari. "Credo - ha aggiunto Poletti secondo quanto riporta l'Ansa - che sia un tema che va affrontato nel momento in cui l'Istat - ha ribadito l'esponente del governo - ci avrà dato i termini effettivi di questa situazione". Quindi se ne parla ad ottobre, quando l'Istituto nazionale di statistica diffonderà i nuovi dati sulle speranze di vita, intanto cresce l'attesa per la riunione sulla riforma pensioni fase 2 tra Poletti e i leader sindacali in programma il 30 agosto.