Continua la discussione sull'aumento dell'età pensionabile a 67 anni dovuto alla'adeguamento dei requisiti legati all'aspettativa di vita. Un argomento che continua a far parlare e che potrebbe essere oggetto di dialogo anche a margine delle cosiddetta Fase 2 del confronto fra il Governo Gentiloni e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil.

La Ragioneria avverte sull'aumento dell'età pensionabile

Dalla Ragioneria dello Stato, infatti, arrivano dati allarmanti per quanto riguarda la questione; dati che potrebbero destare una maggiore preoccupazione fra i lavoratori che attendono ancora l'agognata pensione.

Come riporta l'agenzia di stampa AdnKronos, infatti, la Ragioneria avrebbe spiegato: "La presenza di tali automatismi costituisce uno dei fondamentali parametri di valutazione dei sistemi pensionistici specie nei Paesi con alto debito pubblico come l'Italia". Sempre secondo la Ragioneria, infatti, le nuove misure previdenziali inserite nella nuova Legge di Stabilità avrebbero contribuito all'ampliamento della spesa pubblica. Ad intervenire, anche il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri il quale avrebbe spiegato la necessità di adeguare i requisiti alla speranza di vita che a partire dal 2019 aumenterebbero l'età pensionabile. Secondo lo stesso Boeri, infatti, con il mancato adeguamento ai dati istat gli assegni pensionistici futuri saranno più bassi; cosa che penalizzerebbe migliaia di lavoratori con lunghe carriere contributive alle spalle.

Il blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita, infatti, comporterebbe un aggravio di spesa pari a 141 miliardi di euro.

I sindacati pronti a nuova battaglia

Cosa che non convince affatto le parti sociali ed in particolare al segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli pronto ad iniziare una nuova battaglia viste le recenti dichiarazioni del Presidente Boeri.

"Un ulteriore innalzamento dell'età pensionabile è socialmente insostenibile". Si tratterebbe comunque di un argomento che potrebbe essere ripreso nella Fase 2 che dovrebbe aprirsi definitivamente dopo il confronto fissato per i primi di settembre. Fra gli argomenti da trattare, anche l'estensione dell'Ape Sociale, la revisione della previdenza complementare, l'introduzione della pensione di garanzia per i giovani e la proroga del regime sperimentale donna oltre ai correttivi da apportare al fine di estendere la platea dei beneficiari della Quota 41.