Il mondo dell'Università italiana si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione. Da settembre l'iscrizione sarà gratuita per chi ha un reddito basso. Quanto basso? L'Isee, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, non deve superare i 13.000 euro. L'iscrizione sarà gratis sia per gli studenti attualmente in corso, sia per tutte le matricole che si iscriveranno al nuovo anno accademico in procinto di iniziare in tutti gli atenei italiani. Possono tirare un sospiro di sollievo le famiglie e tutti quegli studenti che, abitando lontano dalla famiglia e magari con un'esperienza lavorativa in corso, potranno permettersi gli studi con meno sacrifici rispetto al passato.

Iscrizione all'Università, cosa cambia dal nuovo anno accademico

Tutti gli studenti al primo anno e quelli in corso avranno diritto all'iscrizione gratuita al nuovo anno accademico 2017-2018 se il loro Isee o quello dei loro genitori non supera la cifra dei 13.000 euro. Attenzione però, perché l'iscrizione gratuita prevede ugualmente il versamento della marca da bollo e della tassa per il diritto allo studio, pari a 140 euro. Lo studente non pagherà più la tassa dovuta all'Ateneo di appartenenza, che rappresentava comunque la percentuale maggiore del pagamento.

Avranno accesso all'iscrizione gratuita anche coloro che frequentano una laurea magistrale oppure il biennio della specialistica. Anche in questo caso, resteranno due i requisiti necessari da rispettare: l'importo dell'Isee, inferiore ai 13 mila euro, ed essere uno studente in regola con gli esami, vale a dire in corso.

Se si rispettano tali paletti, si otterrà a partire dal prossimo mese di settembre un grande beneficio a livello economico, con il nostro portafoglio, o quello delle famiglie, che ringrazierà vivamente.

La novità introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2017

La nuova normativa è stata introdotta all'interno della Legge di Bilancio per quest'anno, varata lo scorso autunno quando in carica c'era ancora il governo Renzi, che sarebbe poi stato sostituito, di lì a poco, dal nuovo esecutivo del primo ministro Paolo Gentiloni.

La Scuola, in quest'ultimo periodo, sta vivendo una stagione di rinnovamento, anche alla luce delle ultime dichiarazioni della ministra Fedeli, che ha lanciato la proposta dell'obbligo della scuola fino ai 18 anni.

Infine, la misura inserita nella Legge di Bilancio per il 2017 prevede anche sconti per chi supera i 13 mila euro descritti in precedenza. Se studenti in corso, dovranno pagare una somma pari al 7 per cento della quota eccedente.