Sono sempre più gli italiani che decidono di trascorrere la propria vecchiaia all'estero, complici le migliori condizioni di vita possibili fuori dall'Italia con l'ammontare dell'assegno pensionistico conseguito nel nostro Paese, che invece non garantisce lo stesso tenore di vita ai pensionati che spesso lamentano di non arrivare alla fine del mese. Ora però la vita per i pensionati residenti all'estero potrebbe divenire più difficile per i controlli a tappeto che l'ente di previdenza ha intenzione di mettere in atto a partire dal mese di settembre.
L'Inps ovviamente non può e non intende rifiutarsi di pagare le Pensioni all'estero quando queste siano prestazioni previdenziali, ottenute grazie ai contributi versati nell’arco della vita lavorativa, ma il residente all'estero non ha diritto invece ad una prestazione di assistenza, come la pensione e l’assegno sociale. E soprattutto l'INPS partirà con una serie di verifiche per l'erogazione delle pensioni per i residenti all'estero verificando che vengano incassate da persone ancora in vita. I dettagli all'8 settembre 2017
Pensioni, INPS parte con i controlli a tappeto sui pensionati residenti all'estero
Per dimostrare la legittimità della riscossione, non basterà compilare una semplice autocertificazione, ma la banca che effettua il bonifico eseguirà una serie di controlli incrociati.
Per coloro che risiedono in Africa, Australia ed Europa, se tutto sarà in regola entro febbraio 2018, la pensione sarà regolarmente pagata, in caso contrario non sarà erogata a partire dal successivo marzo 2018. Invece per i residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, i Paesi dell’Est Europa e Paesi limitrofi i controlli partiranno a febbraio 2018 e termineranno il successivo agosto 2018.
La corretta documentazione dovrà in questo caso essere presentata entro giugno 2018, in caso contrario l'incasso della pensione del mese di luglio 2018 dovrà essere effettuato presso la Western Union del paese dove risiedono.
Gli esclusi dai controlli Inps, ecco l'elenco:
Ci sono però delle eccezioni, in quanto coloro che riscuotono una pensione inferiore ai 10.000 euro non ci sarà un controllo annuale, ma ogni due anni.
Stessa sorte per chi riscuote abitualmente dalla Western Union in quanto per l'incasso della pensione viene richiesto sempre il documento, quindi prova valida dell'esistenza del beneficiario. Anche chi riscuote da Citibank, che esegue i pagamenti esteri per conto dell’Inps, e ha aggiornato recentemente la documentazione non rientrerà nei controlli dell'INPS. Vi è un ultimo gruppo di persone, quelli che per qualche problema di salute o infermità non sono in grado di effettuare spostamenti. Ebbene in questo caso sarà un soggetto diverso che dovrà attestare la loro esistenza. Vi invitiamo a restare informati sul nostro canale Inps al fine di avere tutte le specifiche del caso.