Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 24 settembre mettono in luce una crescente tensione nella discussione in corso tra Governo e Sindacati. Nella giornata di ieri si è assistito a due fatti importanti. Da un lato il Governo ha presentato la propria nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF). Dall'altro i sindacati hanno espresso la loro preoccupazione e contrarietà rispetto al nuovo adeguamento automatico di 5 mesi per l'aspettativa di vita. La situazione resta quindi complicata ed il rischio di rottura delle trattative è concreto, mentre le parti sociali hanno ribadito in diverse occasioni di essere pronte a scendere in piazza con una grande mobilitazione unitaria di tutti i lavoratori e pensionati.
Vediamo insieme gli ultimi aggiornamenti con un nuovo articolo di approfondimento.
Riforma pensioni, i commenti a caldo di Cgil e Uil sulla conferenza stampa del Premier
Dopo la conferenza stampa del Governo di ieri sul destino delle risorse inserite nel DEF il Comitato Opzione Donna Social ha pubblicato i primi commenti a caldo dei sindacalisti. "Mi sono confrontata con Roberto Ghiselli - Segretario Confederale CGIL e con Domenico Proietti - Segretario Confederale UIL, sul tema delle risorse destinate dal DEF al capitolo previdenza", ha spiegato la fondatrice del CODS Orietta Armiliato. Per l'esponente della Cgil "stanno facendo un grave errore", pertanto "faremo di tutto per fargli cambiare opinione".
Anche la Uil pone l'accento sulle rivendicazioni sindacali: "dobbiamo insistere perché siamo nel giusto. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità davanti ai lavoratori e alle lavoratrici, che sono la maggioranza del Paese. Se il Governo non farà un altro passo avanti nel reintrodurre equità e giustizia nel sistema previdenziale commetterà un gravissimo errore.
Noi continuiamo nella nostra azione con determinazione".
Aspettativa di vita: se passa, rottura totale
Che il clima resti teso lo dimostrano anche le altre dichiarazioni sindacali giunte in serata. "Se passa l'adeguamento automatico ci sarà la rottura totale fra la politica e il mondo del lavoro", ha dichiarato nella serata di ieri il Segretario generale Cgil Susanna Camusso, ricordando che i lavoratori sono stati pesantemente penalizzati nel recente passato.
"Già la riforma Fornero in precedenza ha fatto dei disastri per i pensionati e i giovani d'oggi. Se andasse avanti questa linea, noi la contrasteremmo a tutto campo". Le fa eco il Segretario generale FIOM Francesca Re David: "crediamo che sia impensabile lavorare fino a 67-70 anni. Peraltro l'aspettativa di vita ormai non cresce più, cresce solo per le pensioni".
Gentiloni: pronti a valutare misure mirate
Dal punto di vista governativo, il margine di discussione resta piuttosto ristretto. "Dei margini per discutere ci sono sempre certamente, ma non per fare un'operazione generalizzata" ha spiegato il Premier Gentiloni durante la conferenza stampa organizzata ieri sera, al termine del Consiglio dei Ministri sulla nota di aggiornamento del DEF.
"Valuteremo delle operazioni puntuali" ha proseguito il Premier, spiegando che "il Governo ha un atteggiamento di totale rispetto delle parti sociali così come con le diverse componenti della maggioranza, dopodiché sappiamo quali sono le cifre globali del nostro debito e quelle del nostro sistema pensionistico e siamo aperti alla discussione, ma credo sia chiaro quali sono i confini".
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