Le ultime novità sulla riforma delle Pensioni ad oggi 3 settembre 2017 vedono arrivare un'apertura a possibili interventi in legge di bilancio 2018 da parte del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Nel frattempo dalla Camera arriva un nuovo appello per un intervento sull'aspettativa di vita, mirante ad allentare l'applicazione del parametro. Mentre per quanto concerne le misure di flessibilità decise nella scorsa Manovra, si continua a registrare l'attesa dei lavoratori per le risposte dell'Inps su APE sociale e Quota 41, oltre che per la firma del decreto attuativo da parte del Premier sull'APE volontaria.
Tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni, il nuovo commento del Ministro Poletti sui prossimi interventi
Nella nuova Manovra potrebbe esserci spazio per alcuni interventi mirati in tema di pensioni. Lo afferma il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti rispondendo alle domande dei giornalisti presso il Forum Ambrosetti di Cernobbio. Il Ministro ha evidenziato come siano diverse le problematiche su cui si sta discutendo, "quindi considero che su alcuni punti ci sia la possibilità: naturalmente facciamo una discussione di merito, riferita a quale tipologia di problemi affrontare". Per quanto riguarda le coperture, l'esponente del Governo ha però sottolineato che "la dimensione economica degli interventi è un vincolo che dovremo tenere in considerazione".
Riforma previdenziale e aspettativa di vita: serve rallentare gli scatti
Sul tema dell'aspettativa di vita è invece tornato nuovamente a parlare il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, chiedendo di "rallentare questi scatti automatici, altrimenti ci ritroveremo solo pensionati ultrasettantenni". A tal proposito il parlamentare ha sottolineato che "dai tempi della Riforma Monti è accaduto che l'aspettativa di vita ha avuto delle frenate a causa della crisi demografica e della crisi sociale, la quale ha ridotto l'accesso alle cure".
In considerazione di ciò, per l'On Damiano "si tratta di dire una cosa semplice: quanto l'aspettativa di vita non cresce, non cresce nemmeno l'età pensionabile".
Pensioni anticipate, ancora attesa per APE e gli altri provvedimenti di flessibilità
Nella giornata di ieri abbiamo ricordato all'interno della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma pensioni e lavoro" l'attesa dei lavoratori in merito all'APE sociale, ed alla Quota 41 decise con la LdB2017, mentre anche l'APE volontaria resta in stallo fino a quando non vedrà la firma del premier.
Nel caso delle prime due misure, i lavoratori attendono che l'Inps fornisca una risposta in merito alle domande inviate, mentre per la versione volontaria dell'APE non è ancora possibile nemmeno inviare la propria richiesta di adesione. Vi è poi un'altra categoria di soggetti che al momento vede ancora congelata la propria situazione: si tratta dei docenti della scuola. Il Miur è chiamato ad emanare delle istruzioni specifiche per consentire la loro uscita, ma al momento dal Ministero non si hanno ancora notizie. Il problema per chi lavora nella scuola è collegato alla cadenza fissa annuale per la cessazione del servizio, programmata al primo settembre di ogni anno. Una scadenza incompatibile con quella del 15 ottobre fissata dal legislatore per le risposte di accoglimento o rifiuto sull'Ape da parte dell'Inps.
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