Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 2 settembre 2017 vedono ancora tra i protagonisti i lavoratori che attendono l'avvio dell'APE volontaria. Secondo le ultime stime, i potenziali aderenti entro la fine di settembre sarebbero già 200mila individui. Nel frattempo proseguono anche le analisi sul tema dell'aspettativa di vita, con il nostro Paese che in ottica comparatistica sarebbe tra i primi tre al mondo per maggiore età di pensionamento e uscita dal lavoro. In merito al tema della previdenza femminile arrivano alcune nuove dichiarazioni dal CODS riguardanti la prosecuzione delle rivendicazioni avanzate dal Comitato, mentre sullo sfondo resta il calendario dei prossimi incontri tra Governo e sindacati.

Tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e APE volontaria: lavoratori ancora in attesa

Siamo ormai arrivati a settembre ed ancora non è stato firmato il decreto attuativo sull'APE volontaria. All'interno della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e nella pagina "Riforma pensioni e lavoro" ci siamo occupati più volte della vicenda, viste le numerose domande ricevute al riguardo. D'altra parte, le prime indiscrezioni di stampa in merito alla platea dei potenziali aderenti descrivono numeri molto importanti. Sarebbero infatti circa 300mila i potenziali richiedenti per l'anno in corso (la stima comprende anche i sottoscrittori dell'APE aziendale), mentre a settembre i lavoratori che hanno maturato il diritto potrebbero superare le 200mila unità.

Si tratta di numeri importanti, ma che fanno comprendere anche quanto sia attesa la misura e perché molte persone aspettino con ansia la pubblicazione delle istruzioni attuative in Gazzetta Ufficiale.

Aspettativa di vita: Italia nel podio delle Nazioni dove si va in pensione più tardi

Prosegue nel frattempo la discussione sul tema dell'aspettativa di vita e sulla sterilizzazione del parametro di adeguamento che prevede un rialzo di 4 o 5 mesi nel 2019.

Una decisione definitiva arriverà solo nel mese di autunno, ma la questione appare non scontata. Da un lato vi sono lavoratori, sindacati ed una parte del Parlamento che chiedono di congelare il provvedimento, per evitare che l'agognata pensione possa allungarsi ulteriormente. La principale argomentazione a supporto di tale posizione è che l'Italia sia già posizionata al terzo posto nel panorama mondiale per maggiore età di quiescenza.

D'altra parte, la situazione debitoria del Paese ed i contributi già oggi insufficienti per coprire tutte le prestazioni restano tra i temi forti di chi si oppone ad una sterilizzazione del parametro. Solo il tempo potrà dirci se sarà trovata una mediazione, stante che il Governo deve prendere una decisione entro il prossimo ottobre.

Comitato Opzione Donna Social per la politica di "un passo alla volta"

"Noi siamo per la politica del un passo alla volta e, coerenti con gli obiettivi che ci siamo posti, su quelli abbiamo lavorato e continuiamo a farlo nonostante strumentalizzazioni e critiche". Ad affermarlo nella giornata di ieri è Orietta Armiliato, fondatrice del Comitato Opzione Donna Social.

Con il tradizionale punto del venerdì si è fatto anche riferimento a quanto già riportato nello statuto del CODS, laddove il Comitato punta a supportare le iniziative dedicate a rendere più semplice l'accesso anticipato alla pensione per le donne oltre a far valere la mancata possibilità del cumulo per l'accesso alla misura dell'opzione donna.

Gli incontri tra Governo e sindacati riprendono a breve

Stante la situazione, resta comunque implicito che a breve molte delle situazioni elencate potrebbero chiarirsi o fornire nuovi sviluppi. Nella prima metà di settembre sono infatti previsti tre nuovi tavoli di confronto tra esecutivo e parti sociali. Il primo si terrà il prossimo 5/09 e riguarderà la tematica del lavoro, mentre altri due appuntamenti sulla riforma previdenziale prenderanno luogo il prossimo 7 e 13 settembre.

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