Le ultime novità sulle Pensioni anticipate ad oggi 6 settembre 2017 vedono proseguire la discussione sull'ape volontaria, con nuovi commenti in arrivo dal Presidente dell'Inps Tito Boeri. Nel frattempo la firma del decreto attuativo da parte del Premier sta per sbloccare anche il pensionamento anticipato dei fondi integrativi, con alcuni risvolti che è bene considerare e di cui vi daremo conto. Infine, sul tema dell'aspettativa di vita arrivano importanti novità riguardanti le nuove ipotesi di intervento di area governativa. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e APE volontaria: i commenti del Presidente Inps Boeri

Sulla firma del Premier Gentiloni riguardante l'APE volontaria arriva il commento del Presidente Inps Tito Boeri, il quale accoglie in modo positivo la notizia perché "si dà maggiore libertà di scelta alle persone, ma il nuovo strumento è abbastanza costoso per le famiglie". Per quanto riguarda il peso sul debito pubblico, il tecnico alla guida dell'Istituto evidenza l'impatto zero, una neutralità che rende il provvedimento "sostenibile". Mentre dal punto di vista operativo si parla di uno strumento di prepensionamento "complesso". Per questo motivo "ci impegneremo al massimo per far sì che laddove si scelga l'APE, sia una scelta consapevole, perché si tratta di prendere a prestito delle somme e quindi di avere in futuro delle pensioni più basse" visto che "parte della pensione dovrà essere usata per ripagare il debito".

Pensioni flessibili, in arrivo anche RITA

Con l'approvazione definitiva dell'APE volontaria sta per decollare anche la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) dei fondi pensione. L'opzione permette di ricevere il capitale accumulato presso la previdenza complementare sotto forma di rate mensili, per un tempo corrispondente ai mesi mancanti rispetto al pensionamento ordinario.

I requisiti per la fruizione restano gli stessi dell'APE volontaria, ovvero 63 anni di età e 20 di versamenti. L'importo richiesto sarà comunque modulabile sulla base delle necessità del lavoratore, che può scegliere di utilizzare tutto o in parte il montante accumulato. Mentre dal punto di vista fiscale la RITA permette di beneficiare delle aliquote migliori, a partire dal 15% fino ad un minimo del 9% sulla base dell'effettiva permanenza nel fondo.

Aspettativa di vita: emergono nuove ipotesi di intervento

Arrivano importanti aggiornamenti anche sul tema dell'aspettativa di vita, grazie ad alcune indiscrezioni di stampa che approfondiscono le ipotesi di intervento governative. Secondo le ultime novità, la posizione ufficiale del Governo resterebbe la stessa, ma sarebbero allo studio delle ipotesi più leggere di intervento. Fermo restando l'applicazione del parametro, si sta riflettendo sulla possibilità di calmierare l'incremento non applicando tutte e 5 le mensilità e mantenendo l'età di pensionamento al di sotto dei 67 anni. L'intervento potrebbe costare fino ad un miliardo di euro l'anno e sarebbe supportato dai dati più recenti sulla speranza di vita.

Un'altra ipotesi riguarda invece la possibilità di bloccare gli aumenti in modo specifico per alcune categorie di lavoratori. Questa soluzione sarebbe meno onerosa e potrebbe garantire una maggiore tutela a chi svolge attività gravose (si pensi ad esempio a chi lavora nelle scuole dell'infanzia o agli infermieri). D'altra parte, un simile approccio è già stato seguito nella realizzazione dell'APE sociale.

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