Sono in arrivo diverse novità per quanto riguarda le pensioni. La legge di Stabilità 2018 prevede diverse novità per quanto riguarda la Riforma delle Pensioni. Si parte con Ape Social per i disoccupati dopo un contratto a termine, requisiti ridotti per le donne che hanno figli e RITA strutturale e più flessibile. Per le donne è prevista l'Ape Rosa con sconti contributivi fino due anni. Vediamo dettagliatamente di cosa si tratta.

Ape Social: le misure per donne e disoccupati

Coloro che hanno perso il lavoro dopo un contratto a termine sono stati inseriti nell'anticipo pensionistico dell'Ape Social.

Il lavoratore deve aver avuto un lavoro dipendente per almeno un anno e mezzo nei tre anni precedenti alla fine del rapporto lavorativo. Altro elemento di flessibilità e agevolazione riguarda le donne. Questa infatti potranno accedere all'agevolazione di una contribuzione inferiore se hanno dei figli. Lo sconto consiste in sei mesi di contributi per ogni figlio ma fino a massimo di un biennio. Questa agevolazione per le donne è stata rinominata Ape Rosa. I sindacati avevano fatto una proposta con sconti più significativi ossia avevano chiesto uno sconto di un anno per figlio fino ad un massimo di tre anni. Il Governo però ha optato per uno sconto più breve. Sembra estendersi dunque il numero dei beneficiari dell'Ape.

Vi ricordiamo che può essere richiesta l'Ape soltanto da coloro che hanno compiuto 63 anni di età e si è in possesso di 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria lavorativa. L'Ape sociale verrà erogata fino a quando non si matura la pensione di vecchiaia. Quest'ultima dal 2018 sarà uguale per tutti, uomini e donne, a 66 anni e 7 mesi.

Per il calcolo si procede allo stesso modo della pensione, conteggiando soltanto i contributi che sono presenti nelle gestioni Inps. Oltre ai disoccupati, hanno diritto all'Ape anche gli invalidi al 74 per cento, e i caregiver, ossia quelli che assistono da almeno sei mesi, il coniuge o parente entro il primo grado con handicap grave (legge 104).

Per quanto riguarda la RITA, ossia la Rendita integrativa temporanea anticipata, essa diventa strutturale e molto più semplice. Ancora su questo non sono state rilasciate informazioni precise ma a quanto pare la volontà è quella di slegare i requisiti previsti da quelli dell'Ape. Certo è che la riforma si sta ancora modellando per cui le novità potrebbero essere ancora tante altre. Vi invitiamo a seguire le nostre news cliccando sul tasto Segui.