Pensioni, Ape Sociale e Lavoratori precoci: parole che gli italiani hanno imparato a conoscere bene. Si sapeva da tempo che il mese di ottobre, per molti versi, avrebbe rappresentato una fase cruciale sotto vari aspetti, ma adesso diverse fonti di informazione specializzate lanciano l'allarme su una questione che potrebbe diventare problematica.
Pensioni, le ultime
Sono 66mila le richieste di accesso a quelli che sarebbero i benefici dell'Ape Sociale e dell'agevolazione contributiva per i lavoratori precoci. Le istanze potevano essere prodotte entro il 15 luglio.
L'Inps le sta esaminando ed entro il 15 ottobre dovrà comunicare l'eventuale risposta positiva o negativa. Tuttavia tutti gli interessati hanno la possibilità, attraverso il sito dell'ente previdenziale, di verificare lo stato della loro richiesta. Ognuno di loro potrà verificare la presenza o meno dei requisiti attraverso il così detto "cassetto on line" all'interno della propria area personale. La dicitura che va trovata è la seguente: "Si diritto se rientra tra gli ammessi". Non si tratta, tuttavia, di una risposta definitiva. Dato che indica solo la positività dell'accertamento dei requisiti di legge, una fase interlocutoria che diventerà definitiva con la procedura di monitoraggio relativa alle domande pervenute e alle risorse a disposizione.
Ape Sociale: problemi?
Dove sarebbero i problemi e i potenziali inghippi? Le domande arrivate, come detto, sarebbero 66mila. Esattamente sei mila in più rispetto a quelle che erano state preventivate dal ministero del Lavoro che aveva deciso di impiegare circa 670 milioni di euro cumulativi per l'Ape Sociale e la pensione anticipata dei lavoratori precoci.
Adesso cosa accade? Che potrebbe esserci una categoria di penalizzati che dovranno aspettare l'anno successivo. Oppure occorrerà una legge di bilancio che possa ammortizzare quella che attualmente sembra discrepanza problematica.
Secondo alcune fonti, chi potrebbe essere penalizzato potrebbero essere coloro i quali si trovano ad una maggiore distanza dalla pensione e anche chi ha presentato la domanda in ritardo.
Il dato più negativo riguarderebbe attualmente alcuni lavoratori che si trovano un po' sospesi: impossibilitati a dimettersi dal proprio posto di lavoro, dato che non conoscono quello che sarà il loro destino. Ci si augura che nelle prossime settimane la questione verrà definitivamente risolta.