E' tempo di riflessioni sui lavoratori precoci, all'indomani delle dichiarazioni che Davide Baruffi ha rilasciato alla nostra Erica Venditti in merito ai suggerimenti che la commissione Lavoro alla Camera ha dato al Governo dopo la nota di aggiornamento del Def. Parole che chiariscono definitivamente la posizione della commissione e allo stesso tempo l'equivoco (le "fake news" sono altre) su cui personalmente sono scivolato. C'è poi il tema Opzione Donna che torna di prepotenza in primo piano, dopo le parole pronunciate da Cesare Damiano nel corso della trasmissione Coffee Break di La7.
Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 7 ottobre interessano dunque molti lavoratori e lavoratrici, su due delle tematiche principali in campo previdenziale.
Quota 41 lavoratori precoci, nessuna riduzione prevista
Leggendo "riduzione dei requisiti contributivi per il pensionamento anticipato dei cosiddetti lavoratori precoci", frase trascritta nel documento della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati e pubblicato in un post dal deputato Pd Davide Baruffi, avevamo frainteso una presunta volontà da parte della commissione presieduta da Cesare Damiano di ridurre ulteriormente gli anni contributivi richiesti per la pensione anticipata dei lavoratori precoci. In realtà, come ha spiegato Baruffi (qui trovate il link all'intervista della Venditti), con la frase virgoletta qui sopra si indicava semplicemente il decreto quota 41 inserito nella Legge di Stabilità per il 2017.
Ci scusiamo nuovamente con i lettori per aver travisato la frase e ringraziamo l'onorevole Baruffi per il suo intervento tempestivo volto a chiarire la questione.
Ritorna dunque ad essere centrale il tema della quota 41 per i precoci, i quali confidano in un ampliamento delle categorie che ad oggi possono beneficiare del decreto attuativo pubblicato a luglio e per il quale si attende ancora la data del 15 ottobre, quando l'Inps comunicherà a chi ha presentato domanda se rientra o meno fra coloro che beneficeranno dell'anticipo pensionistico agevolato, risultando dunque idonei.
Anche chi non dovesse risultare idoneo ma non beneficiario non deve necessariamente disperarsi, visto che vedrà la pensione slittare al 2018. Parleremo di questo più dettagliatamente nel corso del weekend, considerato l'avvicinarsi della data di domenica prossima.
Intanto, proseguono le iniziative del gruppo "41 per Tutti Lavoratori Uniti" e i suoi comitati regionali.
L'amministratrice Francesca Lemma in un recente post ha invitato tutti gli iscritti al gruppo di partecipare in massa alla mobilitazione generale promossa dai sindacati per sabato 14 ottobre. I sindacati scendono in piazza per protestare contro le mancate risposte del governo sulla cosiddetta fase 2. Un modo per ottenere anche una discreta visibilità in relazione alla richiesta di prepensionamento dopo 41 anni di contributi, senza penalizzazione sul futuro assegno previdenziale.
Proroga Opzione Donna, Damiano favorevole
Intervenuto ieri alla trasmissione Coffee Break, in onda su La7, Cesare Damiano si è detto assolutamente favorevole alla proroga di Opzione Donna al 2018, senza troppi giri di parole.
Queste le dichiarazioni testuali dell'onorevole, che potete riascoltare anche andando sul sito la7.it nella sezione video del programma condotto dal giornalista Andrea Pancani: "I 2,5 miliardi di euro che ci hanno costretto a mettere per il trimestre di Opzione Donne secondo me non verrà mai speso. Il ragionamento - prosegue Damiano - che vorrei fare è: quei risparmi che sono tornati al Tesoro perché non era un fondo ben classificato dovrebbero essere in buona parte utilizzati per continuare - conclude l'onorevole dem - la sperimentazione di Opzione Donna".
Segnaliamo la presenza, in qualità di ospite in studio, di Walter Rizzetto, vice presidente della commissione Lavoro alla Camera, il quale ha confermato il proprio appoggio alla causa della pensione anticipata delle donne. Per gli aggiornamenti sui precoci e le lavoratrici, oltre alle ultime novità sulle pensioni, cliccate il tasto Segui.