E' in programma oggi (lunedì 13 novembre) il nuovo incontro a Palazzo Chigi tra il governo e i sindacati sulla fase due della riforma Pensioni. L'incontro di oggi dovrebbe essere quello conclusivo. L'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni dovrebbe mostrare ai leader di Cgil, Cisl e Uil - rispettivamente rappresentati da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo - le proposte su cui si cercherà di trovare un'intesa generale così com'è successo con la fase uno degli interventi sulla previdenza, anche se va detto che l'obiettivo, al momento, appare tutt'altro che facile da raggiungere.

Intanto, dal centrodestra, in questi giorni viene intensificato l'attacco alla legge Fornero che ancora oggi disciplina il sistema previdenziale malgrado scontri, polemiche e proteste che non accennano a placarsi.

Pensioni, anche Berlusconi all'attacco della riforma Fornero

Sia il leader della Lega Matteo Salvini sia il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi hanno rilanciato con diversi interventi la proposta di modificare la legge Fornero. Salvini promette di cancellarla in caso di vittoria alle elezioni politiche del prossimo anno. "Riscrivere la Fornero - ha dichiarato il presidente di Forza Italia - è assolutamente necessario". Berlusconi, diversamente da Salvini, nel 2011 fu tra i parlamentari che facevano parte della maggioranza di larghe intese a sostegno del Governo Gentiloni che varò una delle più contestate riforme della previdenza, che aumentò drasticamente l'età pensionabile che ancora continua a salire per effetto dell'adeguamento automatico alla speranza di vita rilevata dall'Istat e introdusse pesanti penalizzazione sulla pensione anticipata.

Il centrodestra unito sulla modifiche alla riforma pensioni 2011

"E' una legge - ha scritto su Twitter Silvio Berlusconi nata in modo frettoloso, illogica e viziata - ha aggiunto - da gravi iniquità". Da una parte ha salvato l'Italia dal default e ancora oggi è una garanzia per le finanze pubblica, dall'altra parte la legge Fornero ha creato e continua a creare una miriade di problemi sul piano sociale.

In questo senso la questione esodati, ancora da risolvere definitivamente, rappresenta solo la punta di un iceberg. Una legge "che ha creato - ha tweettato Silvio Berlusconi - situazioni insostenibili, danneggiando i lavoratori e anche - ha sottolineato - il sistema delle imprese". Una presa di posizione sempre più netta quella dell'ex Cavaliere e sempre più vicina alle posizioni espresse dal leader del Carroccio.