Arriva una nuova lettera all'indirizzo del Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan in merito alla sostenibilità dei conti pubblici. I tecnici internazionali avrebbero infatti ravvisato il rischio di inadempienza per il nostro Paese rispetto agli obiettivi pregressi, esprimendo un insieme di pareri che vanno a toccare anche gli interventi previsti per il comparto previdenziale. Secondo quanto riportato dal Commissario europeo Pierre Moscovici e dal Vicepresidente responsabile Valdis Dombrovskis, in Italia persisterebbe una situazione di "elevato debito pubblico" che risulta "motivo di preoccupazione".

Sulla base di questa premessa, la Commissione europea ha espresso l'intenzione di effettuare una nuova valutazione di merito "sull'adempienza da parte dell'Italia" alle regole comunitarie e su possibili deviazioni alle regole di contenimento del debito nella primavera del prossimo anno. Un monito al quale si chiede di intervenire, a partire dal deficit strutturale dello 0,4% registrato nel 2017 e invece previsto durante la primavera allo 0,2%. Anche su questa situazione i tecnici europei chiedono di avere un chiarimento.

Da Bruxelles occhi puntati sulla legge di bilancio 2018

Stante quanto appena riportato, appare chiaro che l'avviso in arrivo dalla Commissione UE è volto anche ad evitare quelli che sono stati definiti come "ritorni indietro sulle riforme strutturali".

Difficile non pensare all'attuale discussione sulla Manovra Fornero e sui diversi correttivi in via di determinazione. Resta il fatto che al momento non è prevista alcuna conseguenza per il BelPaese, visto che risulta scongiurata l'ipotesi più grave che era circolata negli scorsi giorni, ovvero quella di un'apertura formale della procedura europea per eccesso di deficit.

Un'eventualità che avrebbe avuto sicure ripercussioni anche sulla prossima campagna elettorale, mentre attualmente un simile procedimento è in corso per Francia e Spagna.

Sulla Manovra le misure riguardanti la previdenza non producono un impatto su conti e debito

A confermare la tenuta dei conti nonostante l'intervento sul comparto previdenziale è stata oggi una relazione tecnica prodotta dalla Commissione bilancio del Senato, dove risulta attualmente in esame la legge di bilancio 2018.

Secondo quanto si può leggere al suo interno, non vi sarebbe alcun impatto sulla sostenibilità dei conti pubblici rispetto alla revisione dello scatto per l'aspettativa di vita ed alla deroga per i cosiddetti lavori gravosi, perché "sono comunque confermati i requisiti di accesso al pensionamento previsti a normativa vigente". Si tratta quindi di provvedimenti che nel medio e lungo termine non vanno ad alterare la sostenibilità della spesa pensionistica o del debito pubblico.

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