La commissione del Senato ha dichiarato ammissibile l'emendamento all'articolo 22-bis dell'atto del Senato numero 2960, presentato dalle senatrici Bellot, Bisinella e Munerato, appartenenti al gruppo Misto (Fare!), in cui si chiede la proroga di Opzione Donna al 2018 e che il termine del 31 dicembre 2018 deve intendersi come termine entro il quale perfezionare i requisiti per l'accesso al regime. Si tratta di un passo importante, forse una svolta, nella battaglia di migliaia di lavoratrici italiane. E non è forse un caso che a passare sia stato l'emendamento presentato da tre senatrici.

Da sottolineare anche il nome del gruppo a cui appartengono tutte e tre (Fare!).

Giorno importante per Opzione Donna

L'emendamento numero 22.0.27 al ddl 2960 del Senato delle senatrici Bellot, Bisinella e Munerato potrebbe rappresentare il punto di svolta per migliaia di lavoratrici, incluse le iscritte al gruppo Opzione Donna Proroga al 2018. Si tratta di un primo gradino che è stato compiuto, ma altri dovranno essere scalati nell'immediato futuro, affinché la proroga del regime sperimentale vada in porto. Non è prevista, almeno non ora, la resa strutturale della misura, che rimane dunque sperimentale. Interessante, poi, notare come il termine ultimo per maturare i requisiti di 35 anni di contributi e 57 anni di età anagrafica sia posticipata fino all'ultimo giorno del prossimo anno, in modo da consentire al più alto numero di lavoratrici di accedervi.

Da un certo punto di vista, è evidente che a giocare un ruolo fondamentale siano state le tante lavoratrici che in rete e nelle piazze italiane chiedono da mesi con insistenza la proroga di Opzione Donna. Sui social sono nati diversi gruppi di lavoratrici, le quali ogni giorno proseguono incessanti nel riportare l'hashtag #ODproroga2018, formulato le prime volte dall'utente Valter Benetello, ancora oggi punto di riferimento, così come Silvia Antonelli e Stefania Antonella Porcu, senza dimenticare le amministratrici Giulia Molinaro e Vania Barboni del gruppo Opzione Donna Proroga al 2018 e Lucia Rispoli, collega di Movimento Opzione Donna.

L'ultima manifestazione importante che ha visto le lavoratrici scendere in piazza risale allo scorso 8 novembre. Due settimane fa esatte, oltre cento donne protestavano in piazza Montecitorio a Roma di fronte al Parlamento italiano per chiedere la pubblicazione dei dati del contatore e la proroga della misura sperimentale, che consente di andare in pensione prima dei 60 anni avendo 35 anni di contributi, mediante il ricalcolo con il sistema contributivo di tutti i contributi versati.