La nuova legge di bilancio porta interessanti novità riguardo le pensioni anticipate legate alla previdenza complementare. All'interno della nuova Manovra sono infatti previsti un insieme di interventi che potrebbero far decollare definitivamente la flessibilità del comparto privato, dopo lo stallo che si è verificato nel corso dell'anno a causa del vincolo che legava la RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) alla certificazione dei requisiti di accesso all'APE volontaria. Con i nuovi interventi allo studio l'opzione si slegherà dall'anticipo pensionistico pubblico, permettendo in alcuni casi di poter beneficiare del proprio montante alle migliori condizioni impositive (dal 15% al 9%, a seconda degli anni di permanenza all'interno del secondo pilastro).
Vi saranno poi ulteriori e specifici vantaggi in favore di chi vive situazioni di particolare disagio, come nel caso degli over 55enni. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni flessibili, la RITA diventerà strutturale e consentirà l'uscita anche con 10 anni di anticipo
Partiamo con il dire che nella nuova legge di bilancio la rendita integrativa temporanea anticipata viene stabilizzata, diventando così uno strumento consolidato di welfare integrativo. Per accedere a Rita in via ordinaria bisognerà avere almeno 63 anni di età e 20 anni di versamenti, ma nel caso in cui il lavoratore risulti disoccupato potrà utilizzare la rendita integrativa fino a 5 anni prima della data di pensionamento secondo l'uscita di vecchiaia (purché si rispetti il requisito dei versamenti almeno ventennali).
Attualmente il vincolo anagrafico è fissato a 66 anni e 7 mesi, pertanto in tale caso l'opzione sarà percorribile già dai 61 anni e 7 mesi. Ma il pensionamento anticipato tramite RITA sarà anche possibile con 10 anni di anticipo, nel caso si risulti inoccupati per più di 24 mesi. Un vantaggio evidente e che potrebbe fornire un supporto indispensabile per coloro che si trovano a perdere il proprio posto di lavoro dopo i 55 anni di età.
Le altre novità sul regime fiscale e sul riscatto della posizione
Oltre a quanto appena evidenziato, vi sono poi importanti aggiornamenti anche in merito al regime fiscale ed al riscatto della posizione per gli inoccupati. Nel primo caso le modifiche alla legge di bilancio prevedono che il lavoratore possa scegliere di avvalersi per la RITA della tassazione sostitutiva oppure di quella ordinaria, da assolvere tramite la dichiarazione dei redditi.
Nel secondo caso, la Manovra dovrebbe consentire il riscatto totale della posizione dopo 48 mesi di inoccupazione anche per coloro che si trovano a meno di cinque anni dalla maturazione della pensione di vecchiaia.
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