Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 5 novembre 2017 vedono crescere le preoccupazioni per quella che sarà una delicata settimana di confronto tra Governo e sindacati. Da quest'ultimi arriva infatti l'augurio che si possa tornare a discutere delle tematiche trattate all'interno della Fase 2, mentre riguardo l'aspettativa di vita la situazione resta complicata. Sul punto il nodo centrale resta l'allargamento delle categorie che potrebbero beneficiare di una sterilizzazione riguardo ai cinque mesi di incremento a partire dal prossimo primo gennaio 2019 per la maturazione della pensione.

Nel frattempo arriva anche una nuova presa di posizione tecnica dall'Osservatorio sui conti pubblici, con il Direttore Cottarelli che sulla base dei dati di bilancio non vede grande spazio per cambiare il meccanismo di indicizzazione dell'età di quiescenza. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni e adeguamento all'aspettativa di vita: contesto difficile

"La partenza non è stata sotto i migliori auspici": lo afferma la leader della Cgil Susanna Camusso ricordando che "la stessa convocazione del tavolo tecnico si è dimenticata di un po' di cose". Il riferimento va alle numerose tematiche d'intervento che erano concordate all'interno del verbale firmato tra Governo e sindacati nel settembre dello scorso anno.

La speranza è che nella prossima settimana si possa tornare "all'ordine del giorno", visto che diversamente il confronto potrebbe essere molto breve. Sullo sfondo resta la possibilità che si proceda ad una nuova grande mobilitazione nazionale qualora le richieste delle parti sociali non siano accolte. In tal senso, già negli scorsi giorni sono state avviate assemblee di confronto con i lavoratori in tutta Italia.

Il sindacato delle Forze di Polizia chiede di estendere la tutela contro l'Adv alla categoria

Resta il fatto che sempre più categorie di lavoratori chiedono di poter entrare tra le figure destinate ad una salvaguardia rispetto l'adeguamento alla speranza di vita. A domandarlo nella giornata di ieri è stato anche il Libero sindacato di Polizia, esprimendo la necessità di maggiori tutele per i propri iscritti.

"La logica vorrebbe che l'attività degli operatori di polizia fosse salvaguardata" ha evidenziato il Presidente nazionale Antonio De Lieto. Secondo il sindacalista, non serve nemmeno sottolineare quelli che sono "i motivi per i quali gli operatori di polizia vadano esclusi da qualsiasi aumento dell'età pensionabile".

Per l'ex Commissario alla Spending Review la Manovra va nella direzione giusta

A commentare la discussione in essere sulla legge di bilancio 2018 è stato, tra gli altri, anche l'ex Commissario alla spending review Carlo Cottarelli, spiegando che l'impianto della norma "va nella direzione giusta". Il ragionamento parte da un'analisi dei dati condotto dall'Osservatorio sui conti pubblici di cui lo stesso Cottarelli è direttore.

In tal senso. "Non vedo spazio per cambiare il meccanismo di indicizzazione dell'età pensionabile all'aspettativa di vita" evidenzia l'economista, spiegando che il problema resta quello delle possibili conseguenze che si avrebbero sui conti pubblici. Un nuovo intervento sulle pensioni significa infatti impiegare risorse "per tenere un numero più alto di pensionati" mentre le stesse "potrebbero andare all’insegnamento e ai giovani: si può fare, ma fondamentalmente un numero più piccolo di giovani dovrà sostenere, con le tasse, un numero più elevato di pensionati".

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