Prosegue la discussione riguardo l'adeguamento all'aspettativa di vita. Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 4 novembre 2017 continuano infatti a registrare nuovi commenti sulla questione, che appare ormai destinata a doversi concludere nel breve termine. All'interno della nostra pagina facebook "riforma pensioni e lavoro" e della nostra rubrica "parola ai comitati" abbiamo più volte indicato come il vero nodo da sciogliere verta sull'identificazione delle categorie che potranno beneficiare di una sterilizzazione, mentre per la maggior parte delle persone i criteri di uscita dal lavoro sembrano destinati ad innalzarsi ulteriormente a partire dal prossimo primo gennaio 2017.

Nel frattempo i sindacati parlano di tempi stretti, visto che il tavolo tecnico che dovrà prendere importanti decisioni sull'AdV si aprirà il prossimo 6 novembre e si chiuderà entro il giorno 13 dello stesso mese. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Dalla Fiom un nuovo richiamo contro l'AdV: tutti i lavori del comparto industriale sono attività gravose

"La riforma delle pensioni Monti - Fornero è stata una grande operazione di cassa" che ha danneggiato "dipendenti e pensionati". Lo afferma la Segretaria Generale della Fiom - Cgil Francesca Re David, che ha evidenziato come qualsiasi lavoro che lega le persone ad una catena di montaggio deve essere considerato come un'attività gravosa.

Secondo la sindacalista, non è quindi ipotizzabile che una tale attività possa essere svolta per più di 40 anni. "Tutta l'industria è esclusa per ragioni di cassa che non tengono in considerazione le vere aspettative di vita", ha concluso l'esponente della Cgil, indicando come una necessità un intervento correttivo sull'adeguamento automatico dell'età di uscita dal lavoro.

I tempi strettissimi del confronto tra Governo e sindacati

Nel frattempo dalla stessa Cgil arriva un commento anche in merito ai tempi utili per approfondire i dati e proporre un soluzione. Secondo quanto riportato dal Segretario Confederale Roberto Ghiselli, il tavolo tecnico inizierà il 6 novembre e durerà una settimana. Si tratterà di "un passaggio importante" rispetto alle richieste avanzate dalla piattaforma unitaria.

"Abbiamo chiesto e ottenuto una data precisa e ravvicinata proprio per cercare di arrivare a una sintesi. Vogliamo avere la possibilità, se non ci saranno le condizioni per una soluzione positiva, di rilanciare l'iniziativa di mobilitazione della nostra gente, lavoratori e pensionati", conclude l'esponente della Cgil.

Per la Uil serve rivedere il meccanismo dell'AdiV

Il sistema "va rivisto": lo afferma il Segretario generale Uil Carmelo Barbagallo, puntando il dito contro "ingiustizie e incongruenze" che caratterizzano l'attuale innalzamento dei criteri di pensionamento. A tal proposito, "sono da considerarsi gravosi i lavori in diversi settori produttivi". Oltre a ciò, restano ancora da concretizzarsi gli interventi sulle pensioni di garanzia, sui lavori di cura e sul rilancio della previdenza complementare".

Mentre riguardo i ragionamenti di ampio respiro sul nostro sistema pensionistico "si deve separare la previdenza dall'assistenza".

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