Continuano a moltiplicarsi le dichiarazioni e le prese di posizione riguardo al delicato tema dell'aspettativa di vita. Mentre si è aperto alle 12.00 di oggi il nuovo tavolo di confronto tra Governo e Sindacati, si registrano ulteriori commenti tecnici in arrivo dall'ISTAT. È in particolare il Presidente dell'Istituto Giorgio Alleva ad evidenziare tutti i propri dubbi in merito alla possibilità di effettuare una reale distinzione tra diverse categorie di lavoratori. Una posizione espressa durante un'audizione presso il Senato e che rischia di mettere in luce una effettiva mancanza di dati per poter giungere ad un distinguo che possa effettivamente rappresentare una soluzione equa per tutti i lavoratori.

Vediamo insieme perché secondo il Presidente dell'Istat la questione sembra restare particolarmente complicata, nonostante il lavoro attualmente in essere.

Pensioni e aspettativa di vita: mancano i dati per valutare la carriera dei lavoratori

Stante quanto appena ricordato, il problema principale nella distinzione della speranza di vita tra diversi lavoratori risiederebbe nei database in possesso degli organismi pubblici. In particolare, secondo il Presidente dell'Istat attualmente non sarebbe possibile eseguire una vara distinzione perché "non basta stabilire delle categorie", ma serve piuttosto effettuare una valutazione su tutto "il percorso lavorativo individuale".

AdV e ingresso nell'Inps: il rebus della durata del lavoro

Altrettanto importante sarebbe conoscere per quanto tempo si è protratto il lavoro pesante, ha specificato Alleva. Si tratta di una questione che "si può affrontare, ma va studiata". È in particolare l'immediata applicabilità a preoccupare il tecnico, visto che "non abbiamo un quadro praticabile".

Per riuscire ad offrire dati attendibili, serve quindi aprire un progetto su misura, conclude il Presidente dell'Istituto pubblico. Resta il fatto che l'attuale tavolo tecnico su pensioni e adeguamento all'AdV in corso tra Governo e Sindacati verte principalmente proprio su questo punto (oltre che sulle tematiche comprese nella c.d.

Fase 2), pertanto bisognerà vedere in che modo tale posizione potrà legarsi con le ipotesi attualmente in via di sviluppo.

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