Ormai è ufficiale con il suo decreto attuativo già emanato e che farà partire la misura come previsto a partire dal 1° gennaio 2019. Parliamo del REI, il reddito di inclusione Sociale, misura unica di contrasto alla povertà che il Governo ha deciso di emanare. Una misura che si prefigge due obbiettivi distinti, cioè ridare ossigeno alle famiglie con una dotazione economica anche se particolare e cercare di ricollocare socialmente o lavorativamente queste persone in condizione di disagio. La particolarità del REI riguarda le modalità di corresponsione dei soldi che non saranno tutti prelevabili in contanti.

Inoltre le cifre sembrano poche per consentire a quanti percepiranno il REI, di superare le condizioni critiche che hanno dato loro diritto a percepirlo.

Il meccanismo

In attesa che l’Inps pubblichi la classica circolare con la quale spiegherà le modalità di presentazione delle domande ed il relativo modulo, sembra che ad occuparsi del tutto saranno i Comuni di residenza delle famiglie richiedenti. Le domande dovranno essere presentate al proprio Comune che provvederà poi a girarle all’INPS. Necessario munirsi di un ISEE che per il momento dovrebbe essere quello 2017 per quanti decideranno di presentare domanda fin dal prossimo dicembre. Per quanti invece la produrranno nell’anno nuovo la domanda deve essere corredata dall’ISEE 2018.

Per i più celeri va ricordato che comunque l’ISEE andrà aggiornato con quello 2018 entro il prossimo marzo. Tutto questo perché come di consueto, le dichiarazioni ISEE scadono a gennaio di ogni anno e per proseguire a percepire il beneficio, bisognerà aggiornare il documento. L’INPS una volta accettata l’istanza manderà a casa del richiedente la carta REI, una specie di carta di credito dove saranno versate le cifre spettanti mensilmente.

Importi insufficienti

Va ricordato che la carta di credito del REI permetterà ai beneficiari di prelevare solo la metà delle cifre mensili spettanti ad ognuno. Inoltre le cifre spettanti cambiano in base al numero di persone del nucleo familiare. Per una persona over 55 single, si arriverà a percepire massimo 187,50 euro dei quali solo la metà prelevabili in contanti al bancomat.

Il resto, come da programma utilizzabile nelle farmacie, negli uffici postali per pagare le bollette e nei negozi di generi alimentari convenzionati che per l’occasione potrebbero offrire sconti nell’ordine del 5% rispetto ai prezzi al pubblico dei beni per chi paga con la carta REI. La Legge di Stabilità che in questi giorni sta per essere approvata dopo la tornata degli emendamenti alle Camere ha prodotto un piccolo innalzamento degli importi da erogare, ma solo per quanto riguarda le famiglie composte da 5 o più persone, cioè il massimo erogabile per il Reddito di Inclusione. Nel dettaglio si passa da 485 a 534 euro al mese. Un’altra modifica che sta per essere apportata è quella che riguarda i nuclei familiari formati da un solo individuo perché sembra che da luglio 2018 la possibilità di accedere al REI non sarà solo per soggetti disoccupati over 55 ma sarà aperta a tutti i disoccupati, perseguendo l’obbiettivo della universalità della misura che ne ha accompagnato il varo.

Se le cifre appaiono irrisorie, visto che la soglia della povertà come viene stabilita dalle statistiche dice che nel Mezzogiorno è fissata a 552 euro mentre nelle grandi città del Nord a 819 euro. Le cifre di questo sussidio non sembrano tali da rendere più autonomi i soggetti a cui verrà destinato. La speranza è che il REI mantenga le promesse relative all’inclusione lavorativa e sociale, perché centri per l’impiego, servizi sociali comunali ed altri Enti preposti dovrebbero avviare i programmi personalizzati con i quali aiutare i fruitori di questo aiuto, a risollevarsi durante i 18 mesi in cui percepiranno il sussidio.