Sono giornate decisive quelle che stanno passando per quanto riguarda la riforma Pensioni 2017. Proprio oggi, sabato 18 novembre, è in programma il vertice finale tra il Governo e i sindacati che potrebbe permettere di trovare una soluzione al tanto discusso dibattito sull'innalzamento dell'età pensionabile in base al meccanismo legato all'aspettativa di vita. Dopo l'incontro dei giorni scorsi, infatti, il Governo è chiamato a presentare un testo con tutte le proposte sul tema previdenziale. Sarà, di fatto, l'ultima occasione utile per arrivare ad un accordo sulla questione.

Riforma pensioni, l'ipotesi del Governo sull'età pensionabile non soddisfa?

Nei giorni scorsi, ci sono state le forti dichiarazioni da parte della CGIL, secondo cui sono state avanzate proposte insufficienti da parte del Governo. Il sindacato si è dichiarato pronta a fare una mobilitazione nazionale, in quanto l'idea del Governo sarebbe quella di mantenere l'età per la pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi soltanto per le quindici attività ritenute gravose. Saranno queste, con ogni probabilità, le uniche categorie esentate dall'aumento dell'età pensionistica a 67 anni a partire dal 2019, sempre che ci siano determinate condizioni.

Nessun tipo di sospensione, invece, per quanto concerne tutti gli altri lavoratori o per il requisito contributivo per la pensione anticipata che, a partire dal 2019, andrà a 43 anni e 3 mesi di contribuzione.

A seguito degli ultimi incontri, infatti, il Governo ha espresso il proprio piano dividendolo in sette punti specifici.

Riforma pensioni, i sindacati temono il nulla di fatto

Come già anticipato, per la CGIL le proposte fatte dal Governo sono insufficienti perché riguarderebbero soltanto il 2% dei pensionamenti nel 2019. Più neutrali CISL e UIL, che comunque hanno sottolineato quanto sia importante applicare ulteriori correttivi alla riforma pensioni.

Per questi ultimi, infatti, dovrebbe essere ampliata la platea dei lavoratori che verranno esentati dall'aumento dell'età pensionistica e dovrebbe essere esteso il blocco alla pensione anticipata, così come dovrebbe essere ampliata l'APE sociale anche ad altre categorie di lavoratori ed estenderla fino al 2019. Insomma, ormai manca davvero pochissimo per capire cosa ne sarà del futuro della riforma pensioni.

Non ci resta che attendere.

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