Arrivano novità sul concorso nella Scuola 2018 per aspiranti docenti, in particolare sulla prova di inglese. Infatti, secondo quanto riportato da Il Messaggero, non potranno accedere alle cattedre nella scuola gli insegnanti concorrenti che non abbiano un livello elevato di conoscenza della lingua inglese. E le competenze linguistiche saranno accertate proprio in sede di concorso: occorrerà dimostrare di avere le conoscenze della lingua inglese almeno al livello B2, pari a quello intermedio-superiore. Il quotidiano romano ha anticipato ciò che sarà previsto nel bando di concorso nella scuola del 2018 sul quale il ministero dell'Istruzione sta lavorando e la cui uscita è prevista entro la fine del 2017.

Concorso docenti scuola 2017/2018: ultime novità oggi sulla prova inglese

Pertanto, nel prossimo bando di concorso per i docenti abilitati delle scuole medie e delle scuole superiori, in tutto circa ottantamila aspiranti docenti a tempo indeterminato da immettere in ruolo nel giro di dieci anni, sarà prevista una prova di inglese all'orale. Gli aspiranti docenti dovranno dimostrare di saper sostenere una simulazione in classe di una lezione in lingua inglese. Dunque i docenti si ritroveranno a dover studiare l'inglese per poter superare la prova. Chi dovesse trovare difficoltà nella preparazione della lingua inglese, potrà accedere a corsi di inglese di livello B2. I costi, secondo quanto anticipato dal quotidiano romano, vanno dai 240 ai cinquecento euro.

Anche se i tempi sono strettissimi e non sia detto che si riesca a completare l'intero corso prima di poter sostenere le prove del concorso 2018. Tuttavia la certificazione B2 non è necessaria: occorrerà saper sostenere la simulazione di una lezione in classe.

Assunzioni scuola tramite concorsi: novità docenti idonei e scorrimento graduatorie 2018

Ulteriori novità arrivano, invece, per chi ha già superato il concorso nella scuola del 2016. Infatti, tra le misure del Governo di fine anno 2017, nella scuola potranno accedere all'insegnamento a tempo indeterminato anche gli idonei al concorso dei docenti di due anni fa circa, con la deroga al tetto massimo del 10 per cento per gli insegnanti risultati idonei.

Dunque, potranno accedere al ruolo tutti i docenti che avessero raggiunto il punteggio minimo fissato nel bando di concorso, senza che questo ampliamento possa andare ad incidere sulla platea di chi sia risultato vincitore del concorso stesso. Inoltre, informa Il Sole 24 Ore, con il decreto legislativo numero 59 del 2017 viene previsto che le cattedre vacanti possano essere coperte, annualmente, tramite lo scorrimento delle graduatorie del concorso 2016.