Stando al testo dell’ultima riforma della Scuola, le supplenze da graduatoria di istituto potrebbero scomparire quasi del tutto. Infatti il nuovo percorso di formazione e tirocinio per i docenti prevede che dopo il superamento di alcune prove scritte e orali, i candidati cominceranno a fare esperienza proprio coprendo i posti vuoti destinati alle supplenze. Questo accadrà soprattutto per quanto riguarda il secondo e terzo anno di formazione, difatti durante il primo anno i candidati dovranno svolgere un tirocinio presso le sedi universitarie prescelte con una retribuzione pari a 400 euro al mese.

Invece dal secondo anno in poi gli aspiranti docenti potranno ottenere delle supplenze regolarmente pagate fino al terzo anno in cui gli saranno affidate cattedre vacanti. Dopo questa procedura si terrà la definitiva immissione in ruolo, tenendo conto dei posti disponibili in quella determinata regione e dello scorrimento della graduatoria.

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Insomma con questo nuovo sistema le supplenze, e soprattutto quelle brevi, andranno per la maggior parte ai tirocinanti che staranno sostenendo il FIT. Sempre meno possibilità, insomma, per i docenti presenti nelle graduatorie di istituto e che da anni vivono in una situazione di precariato.

La situazione di coloro che sono in terza fascia, inoltre, appare alquanto drastica. Infatti pare che per loro non sarà più possibile passare in seconda fascia, in quanto non è più previsto alcun percorso di abilitazione come il TFA che permetteva ai docenti precari di avere molte più possibilità di ottenere una cattedra annuale, anche senza il ruolo.

Dunque gli aspiranti docenti o supereranno tutte le prove del concorso (due scritte e una orale) e accederanno al FIT oppure resteranno in terza fascia fino ad oltranza. Ancora più incerta la situazione di coloro che vogliono iscriversi nelle graduatorie di circolo e di istituto in futuro. Infatti al momento non si sa ancora se sarà possibile per i neolaureati immettersi in queste graduatorie o se ci saranno ulteriori complicazioni.

Intanto tra pochi giorni uscirà il bando del concorso per abilitati che non sarà selettivo, e consisterà in un colloquio orale, dopo il quale il docente sarà inserito in una graduatoria di merito per titoli e servizi. Dopo questo concorso saranno banditi anche gli altri due: quello per i docenti non abilitati con trentasei mesi di servizio e quello per i candidati col solo titolo di laurea e 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.