Arrivano indiscrezioni sul programma del Partito democratico per le elezioni politiche 2018: si punterà sulle Pensioni senza stravolgere la riforma Fornero, sul salario minimo per i lavoratori che non rientrino nei contratti nazionali e sugli assegni ai figli. Al programma, informa il Quotidiano Nazionale, stanno lavorando lo stesso Segretario del Pd, Matteo Renzi, Tommaso Nannicini (suo il coordinamento e la redazione dei dieci punti) e il Vicesegretario del partito Martina. Le novità più rilevanti riguardano le pensioni e il lavoro, soprattutto quello dei giovani: sarà prevista una soglia minima oraria di retribuzione al di sotto della quale non si potrà andare.
Ultime pensioni vecchiaia e pensione anticipata 2018: il programma del Pd
Si tratta della soglia indicativa di 8 euro all'ora (l'importo esatto sarà deciso da una commissione indipendente) per i lavoratori che svolgano attività che non rientrino nei contratti collettivi nazionali e che rappresentano dal 15 al 20 per cento della forza lavoro in Italia. Particolarmente atteso è il capitolo delle pensioni, con le proposte di tutti i partiti politici in vista delle elezioni del 4 marzo 2018. Il Partito democratico continuerà sulla strada della riforma delle pensioni targata Fornero. Ma si prevederanno alcune misure che diventeranno strutturali come il potenziamento della pensione anticipata Ape social per permettere ad alcune categorie di andare prima in pensione rispetto alla soglia delle pensioni di vecchiaia.
Novità previdenziali sono previste per i giovani, ma sono misure che avranno i propri effetti tra vari decenni: infatti, nelle intenzioni del Pd, si procederà con l'introduzione della pensione minima garantita per chi rientri nel sistema delle pensioni contributivo (lavoratori dal 1° gennaio 1996) e per i tanti contribuenti che abbiano differenti esperienze contrattuali (in particolare, i precari).
Pensione giovani, figli e lavoro: così il Pd alle politiche 2018
L'assegno minimo della pensione sarà di 750 euro, ma non si faranno passi decisi per impedire l'aumento dell'età minima della pensione di vecchiaia a 67 anni dal 2019 e gli incrementi di 5 mesi per l'uscita con le pensioni anticipate. Un occhio di riguardo si avrà per le famiglie con figli mediante un meccanismo di bonus variabile a seconda dell'età, mentre il reddito massimo per il beneficio dovrebbe attestarsi sui 100 mila euro.
Nelle intenzioni del Partito democratico, l'assegno alle famiglie sarà di 240 euro al mese per ogni figlio da zero a tre anni, di 170 euro per figli dai 3 ai 18 anni e di 80 euro per quelli nella fascia dai diciotto ai venticinque anni.