Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 28 gennaio 2018 vedono crescere nuovamente le distanze all'interno del centro destra sulla necessità di cancellare la legge Fornero. Nel frattempo arrivano nuovi aggiornamenti anche dall'Inps, con la proposta di istituire un numero unico di protezione sociale europeo. Sul lato dei provvedimenti già legiferati ma ancora in attesa dei decreti attuativi, cresce l'aspettativa per una chiusura definitiva entro la fine di febbraio. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Salvini si scontra con Berlusconi sulla legge Fornero

Nella giornata di ieri è tornato ad accendersi lo scontro interno al centrodestra sulle promesse elettorali ed in particolare sul tema della riforma previdenziale. "Patti chiari, amicizia lunga" ha esclamato il leader della Lega Matteo Salvini, ricordando che l'abrogazione della "legge Fornero è il primo punto del programma del centrodestra che abbiamo firmato tutti". L'esponente leghista della coalizione spiega di aver preso un impegno prima personale e poi come partito con gli italiani. Per questo motivo "la Fornero è una legge che va cancellata: è ingiusta, sbagliata. Porta povertà e disperazione nelle famiglie". La risposta piccata arriva dopo che il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi aveva sostenuto di voler rispettare la soglia dei 67 anni per la maggior parte dei lavoratori.

"Solo in alcuni casi, individuati con equità e per un periodo di tempo limitato" sarà possibile anticipare il pensionamento, perché in caso contrario si rischierebbe di stravolgere i conti dell'Inps.

Boeri propone l'istituzione di un numero unico di protezione sociale in Europa

Dal Presidente Inps Tito Boeri arriva la proposta di dare vita ad un numero unico di protezione sociale e previdenziale europeo, in modo da rendere più semplice il riconoscimento delle tutele tra i lavoratori che si spostano all'estero per lavoro.

La misura dovrebbe quindi garantire la "piena portabilità dei diritti alle prestazioni", ha spiegato l'economista durante il convegno organizzato per celebrare i 120 anni di vita dell'Istituto di previdenza pubblica.

Previsti per febbraio i decreti attuativi sul pacchetto di riforma previdenziale

Sono attesi entro le prossime settimane i decreti attuativi che dovranno rendere operative le misure di flessibilità previdenziali previste con la legge di bilancio 2018.

Tra i provvedimenti in via di approvazione troviamo l'allargamento dell'APE sociale e della Quota 41 a quattro ulteriori categorie di lavoratori che hanno svolto attività gravose e lo stop all'adeguamento alla speranza di vita per 15 categorie professionali. Ma resta elevata anche l'attesa per il via libera all'APE volontaria, che dovrebbe consentire il pensionamento anticipato a partire dai 63 anni di età e 20 anni di contribuzione, accettando il ricorso ad un prestito bancario ventennale la cui rata sarà decurtata dal futuro assegno.

L'attesa dei professionisti per il cumulo gratuito

Anche il cumulo dei contributi tra Inps e casse professionali resta in attesa che la situazione si sblocchi. In questo caso a mancare è la definizione di una convenzione quadro, che possa regolamentare l'erogazione delle prestazioni.

Nel corso della settimana appena conclusa c'è stato un nuovo incontro tra AdePP e Inps, ma purtroppo senza che si sia giunti ad un accordo definitivo. Entrambe le parti hanno assicurato di lavorare per risolvere la questione in modo concreto e nel breve termine, seppure le casse restano in attesa anche dell'ok definitivo da parte dei referenti ministeriali.

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