Il dibattito sulle Pensioni è sempre acceso. Al centro della discussione c’è la tanto criticata Legge Fornero, che in molti vorrebbero abolire, ma i temi caldi in questo momento sono parecchi. In questi giorni sono intervenuti in più occasioni gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Dopo il candidato premier, Luigi Di Maio, che ha dichiarato pubblicamente di voler proporre la Quota 41 per tutti, si è esposto in prima persona anche il collega Alessandro Di Battista. L’esponente grillino ha parlato delle cosiddette pensioni d’oro, proponendo tagli a quegli assegni superiori a 5.000 euro.

Introducendo questa novità, si andrebbero a trovare quei fondi necessari, così da finanziare l’incremento dell’importo delle pensioni minime. Un piano simile è stato proposto qualche giorno fa anche da Silvio Berlusconi in un salotto televisivo. Il leader di Forza Italia ha rilanciato la proposta di aumento delle pensioni minime a 1.000 euro. Secondo l’ex premier, sarebbe una mossa indispensabile a favore di quelle famiglie in difficoltà economiche, ma in particolar modo alle donne.

Legge Fornero: sintonia tra M5S e Lega Nord per Quota 41

Come accennato precedentemente, una delle proposte del M5S riguarda la proposta della Quota 41 per tutti i lavoratori che hanno 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

Lo ha sottolineato Luigi Di Maio e lo ha ribadito anche Matteo Salvini. Il leader di Lega Nord è in sintonia con quanto detto dal suo rivale politico e lo ha invitato a collaborare per aiutare gli italiani nella battaglia contro la Legge Fornero. Sull’argomento è intervenuto anche il deputato Massimiliano Fedriga. L’esponente di Lega Nord è sulla stessa lunghezza d’onda ed ha aggiunto come si possa introdurre anche la Quota 100, che porterebbe maggior flessibilità per chi vorrebbe accedere alla pensione.

In questo caso 100 sarebbe la somma tra gli anni di contribuzione e l’età anagrafica dell’individuo.

Il pensiero di Poletti

A poche settimane dalle elezioni politiche, dunque, non mancano le proposte di cancellazione o riforma della Legge Fornero, difesa ancora una volta da Giuliano Poletti. Il ministro del Lavoro sostiene fortemente che una possibile abolizione metterebbe in serio rischio i conti del Paese.

Nonostante tutto, però, aggiunge che qualche modifica vada apportata perché come ogni cosa non è priva di difetti. Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per ricevere ulteriori aggiornamenti sull’argomento pensionistico, ricordiamo che Gianluigi Rubiu, onorevole dell’UDC, ha invocato la nona salvaguardia per gli esodati, che sono circa 6.000.