Le ultime novità al 12 gennaio 2018 sulla riforma pensioni giungono da Anna Giacobbe, Pd, che fa un'analisi precisa ed accurata su quanto, al netto della campagna elettorale in corso, potrebbe essere ancora fatto nel campo della previdenza. E da un’interessante confronto che abbiamo avuto con Mauro D’Achille, amministratore del gruppo "Lavoro e Pensioni: problemi e soluzioni" che mette in prima linea le donne. Il Governo dice, chiunque ne avrà la guida, dovrebbe occuparsi in primis del mondo femminile. I dettagli e le dichiarazioni.

Pensioni 2018, Giacobbe 'Basta promesse irrealizzabili'

Che la campagna elettorale sia entrata nel vivo ce lo dicono tante parole in libertà, dice Anna Giacobbe, Pd. Poi prosegue critica nei confronti da chi pare fare ‘promesse da marinaio’, abusando della campagna elettorale già entrata nel vivo. Spesso chi parla, prosegue l’onorevole, o ha già dato pessima prova di sé in passato o non ha la più pallida idea di dove mettere le mani. Ed ecco che si continua a ‘straparlare di legge Fornero’. Ma conclude: “Tra il dire e il fare ci sta di mezzo…il mare…” poi elenca quando già è stato fatto, evidenziando le criticità ancora vigenti, e quanto si potrebbe realisticamente ancora fare per il comparto pensionistico.

L’articolo scritto da Anna Giacobbe è stato ripreso sui social ed ha creato un dibattito interessante, specie sul gruppo "Lavoro e pensioni: problemi e soluzioni”. Per questa ragione ci siamo confrontati con l’amministratore Mauro D’Achille, vediamo le sue parole.

Pensioni 2018, si pensi in primis al mondo femminile

-Cosa ne pensa a proposito della campagna elettorale in corso, visto che uno dei temi maggiormente discussi è la modifica o l'abolizione della riforma Fornero?

Pian piano si va evidenziando che le mirabolanti promesse di abolizione dei primi giorni sono già scemate: gli italiani non sono così creduloni come molti politici credono, sanno che una tale promessa è campata in aria in quanto nessuna persona, per quanto capace, possa reperire almeno venti miliardi annui per poter mantenere la promessa di abolizione.

Infatti già ora sia la Lega che il Movimento Cinque Stelle hanno ridimensionato il proprio programma parlando di modifiche. Cioè niente più di quanto già iniziato dal Governo Renzi e dal suo sottosegretario prof. Nannicini, con il prezioso supporto delle commissioni lavoro di Senato e Camera ( e del suo presidente On. Damiano). Auspico quindi che si riprenda al più presto la trattativa con i sindacati, spero unitariamente, ed il futuro governo, chiunque ne sia alla guida.

Si, chiunque lo guidi, poiché la materia pensionistica non è di destra, di sinistra o di centro: è un provvedimento di equità e giustizia sociale dal quale nessuno potrà sottrarsi, che nessuno potrà ritenere di second'ordine e quindi procrastinabile!

Sul lavoro si muore!, almeno due persone al giorno in media! Ma oltre che del pacchetto pensioni vorrei soffermarmi su una considerazione: Nessun partito o movimento ha messo nella dovuta evidenza il mondo femminile! Nessuno probabilmente tiene nel dovuto conto il fatto che la maggioranza assoluta degli elettori è un' elettrice! Avanti, quindi, politici più o meno bravi e affidabili! Proposte concrete e fattibili nell'immediato, oltre che nel medio e lungo termine! Tutela della maternità, facilità di accesso alla diagnostica e prevenzione sanitaria con esenzione dai ticket, parificazione di genere nei salari e nella carriera lavorativa, salubrità nei posti di lavoro, asili nido con orari che ne permettano lo svolgimento dei turni di lavoro, cumulo gratuito dei versamenti effettuati per accedere agli anticipi pensionistici esistenti ed eventuali ex novo, raddoppio dei tempi di astensione facoltativa dal lavoro per assistenza dei figli disabili, riconoscimento di un anno di versamenti figurativi ogni cinque dal riconoscimento della disabilità del figlio... Sicuramente dimentico molto, ma spero che la sensibilità delle nuove deputate e delle nuove senatrici sappia continuare ad esprimere questo mio pensiero!