Come si legge in una nota delle sigle sindacali Sicilia, l'accordo relativo al CNOS-FAP (Formazione professionale dei Salesiani siciliani) è stato raggiunto scongiurando il pericolo dei potenziali 97 licenziamenti nell'ambito della formazione in Sicilia, ma le stesse precisano che non dovrà essere scaricato nessun sacrificio sui lavoratori. Un'esortazione che è anche un monito per l'incentivazione al confronto tra le realtà coinvolte e per stimolare il dialogo tra le istituzioni e le forze sociali ormai giunte alla stremo delle forze.

Una questione spinosa

A quanto sostengono i rappresentanti della rispettive sigle sindacali, i lavoratori sarebbero disponibili a ricorrere ed utilizzare gli ammortizzatori sociali per salvaguardare il proprio posto di lavoro. Condizione, questa che si tradurrebbe in un'ulteriore richiesta e un ulteriore sacrificio da parte dei lavoratori che vedranno se stessi, nuovamente, al centro di un'incomprensibile confusione.

L'alternativa e diretta conseguenza a tale scelta sarebbe la riduzione di più della metà dell'introito lavorativo e la relativa perdita del reddito in cui la richiesta pubblica per gli enti gestori subirebbe notevoli ritardi: ritardi che si ripercuoterebbero nelle filiere di maggiore importanza, comprese quelle che consentono ai giovani di conseguire le qualifiche e l'espletamento dell'obbligo di istruzione fino al 16° anno d'età.

Posizione non facile, dunque, quella assunta dai lavoratori, che, certamente ha ricevuto un primo risultato, ma che, altrettanto marginalmente, è solo al principio di un lungo percorso: un percorso fatto di lotte e battaglie.

La voce dei sindacati per i lavoratori

Bisogna anche considerare i danni che inerzia e ritardi della Regione stanno provocando anche al personale già licenziato a causa delle richieste delle pratiche fallimentari, le revoche per le richieste di accreditamento e le liquidazioni.

Ci si trova ormai di fronte alla mancanza di qualsiasi forma di ammortizzazione sociale e di sostegno al reddito: situazione che complica e, potenzialmente blocca, il processo di ripresa.

Bisognerà assumersi la responsabilità di ricercare ogni soluzione possibile per tutelare il lavoro, dopo avere ascoltato la voce dei lavoratori su tutte le trattative in corso, ma i sindacati si augurano che la stessa disponibilità al dialogo venga dimostrata anche dai datori di lavoro.

Una lotta interminabile

Una lotta davvero interminabile nella tempistica ed imprevedibile nella dinamica quella che vede l'amministrazione pubblica contro le sigle sindacali a difesa dei lavoratori dell'ambito della formazione: settore che, negli ultimi mesi, ha visto un acceso confronto per la tutela e la salvaguardia dei diritti degli ex dipendenti degli sportelli multifunzionali. Per ogni ulteriore informazione, è possibile visionare i siti istituzionali delle rispettive sigle sindacali.