Le ultime novità riguardano il comparto pensionistico con l’ape volontaria che è appena partita e consentirà a coloro, che avranno tutti i requisiti, di andare in pensione con il prestito finanziario. L’Inps ha reso nota la procedura di accesso alla pensione anticipata tramite una circolare ufficiale, che contiene l’iter completo per presentare le domande e avvalersi del “simulatore del calcolo della propria pensione”. L'annuncio governativo darà possibilità di scelta alle persone, però l'accesso al al prestito ventennale avrà anche dei requisiti molto stringenti, di seguito tutte le info utili.
Come presentare la domanda per l’Ape volontaria e quali saranno i costi
L’attesa è stata di quasi un anno, adesso l’Inps ha pubblicato la circolare circolare operativa n. 28/2018. L’Ape volontaria sarà sperimentale fino al 31 dicembre 2019. L’ente certificatore Inps, attraverso le opportune verifiche, indicherà quali saranno gli importi minimi e massimi che si potranno ottenere in base all’analisi di tutti i requisiti anagrafici, contributivi e di accesso al prestito. Secondo il governo la platea di persone che potenzialmente potrà accedere e eventualmente aderire nel 2018 è di circa 300.000 unità. Al contrario nel 2019 sarà di 115.000 circa.
Il cittadino dovrà presentare la domanda e avviare il percorso di richiesta.
I requisiti necessari sono per i nati nell’anno 1955: "aver compiuto almeno 63 anni" nell’anno in corso, ovviamente i richiedenti devono avere maturato almeno 20 anni di contribuzione ai fini pensionistici. Invece per coloro che "sono nati entro il 31 luglio 1956" il requisito minimo è aver "compiuto 63 anni e 5 mesi nel 2019", effetto legge Fornero.
Non possono accedere all’Ape volontaria i cittadini che hanno già maturato il diritto alla pensione e soprattutto la pensione di vecchiaia non è revocabile.
Come richiede il prestito pensionistico
Il prestito sarà ventennale e verrà decurtato direttamente dalla pensione. Le rate saranno mensili e verrà esclusa la tredicesima.
La rata di ammortamento mensile non dovrà superare il 30% dell'importo pensionistico. Ovviamente al netto di ogni eventuale rata di altri debiti come per esempio assegni di mantenimento o debito con l'erario. Il rateo che verrà trattenuto sul cedolino della pensione terrà conto del capitale, dell'ammontare del costo dell'assicurazione "rischio di premorienza e del fondo di garanzia" e tasso d'interesse. Il peso dei costi effettivi sarà dell'1,6% per un anno. L'Ape, trattandosi di un prestito sarà esonerata da tasse e contributi. La domanda va inoltrata tramite SPID all'Inps. Sarà possibile anche estinguere in maniera anticipata il prestito pensionistico o altresì rimodulare parzialmente rata di ammortamento.
Ovviamente si avrà l’Inefficacia della garanzia “ai sensi dell’articolo 16 del decreto” e risulterà nulla “qualora risulti che sia stata concessa sulla base di dati, notizie o dichiarazioni mendaci, inesatte o reticenti, se quantitativamente e qualitativamente rilevanti ai fini dell'ammissibilità all'intervento del fondo, ove risulti che tale non veridicità di dati, notizie o dichiarazioni era nota all'istituto finanziatore. L’INPS, rilevata la circostanza che potrebbe dar luogo alla inefficacia della garanzia o alla decadenza, comunica al soggetto finanziato ed all'istituto finanziatore, entro il termine di 30 giorni, l'avvio del relativo procedimento ai sensi della legge n. 241/1990.”