Il tema delle Pensioni è sempre molto discusso e chiacchierato nel nostro paese. Negli ultimi anni l'aumento dell'età pensionabile e dei requisiti contributivi ha portato sempre più cittadini a lamentarsi della vicenda e milioni di anziani sono rimasti a dir poco sconvolti da tutti i cambiamenti che fanno apparire la pensione una meta sempre più lontana da raggiungere. C'è però una piccola parte dell'Italia che percepisce la pensione da più di 35 anni: si tratta del'1% dei cittadini italiani, in particolare 471.545 persone tra coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia o di anzianità contributiva da più di 35 anni.
Il numero cresce poi se si considerano quelli che la percepiscono addirittura da 37 anni, un totale di 700.00 cittadini.
I dati che fanno riflettere
Coloro che percepiscono una pensione privata da prima del 1980 sono ben 413.157, mentre quelli che la percepiscono in maniera pubblica sono 58.388. Il dato sicuramente fa molto riflettere sulla disparità che esiste tra tutti i cittadini ed una piccola minoranza che alla fine tanto piccola non è. I numeri sopra riportati non includono coloro che percepiscono una pensione sociale o con trattamenti di invalidità: i dati fanno riferimento a quelle persone che hanno potuto lasciare il loro posto di lavoro per usufruire della pensione in una maniera più agevolata rispetto alle norme che bisogna oggi giorno rispettare.
L'importo medio delle pensioni liquidate
L'età delle decorrenza delle pensioni liquidate prima del 1980 è di 46 anni per l'anzianità e di 41,5 anni per i superstiti da assicurato. Per quanto riguarda invece i pensionati privati l'età è di 54 anni. Nel settore privato l'importo degli assegni per il sussidio pensionistico ammonta a 1000 euro al mese, mentre per i pensionati pubblici si parla di più di 1600 euro per la pensione di vecchia.
Anche per quanto riguarda la pensione per i superstiti erogata prima del 1980 sul settore pubblico, si parla di più di mille euro. Le discrepanze tra assegni pensionistici erogati all'1% dei cittadini e tutti gli altri è molto alta e ciò crea delle insoddisfazioni molto elevate. Nei prossimi anni molto probabilmente la soglia minima per accedere alla pensione aumenterà.
La Legge Fornero adegua infatti il minimo di età pensionabile in base all'aspettativa di vita che si modifica di anno in anno. Non ci resta dunque che attendere per capire cosa accadrà nel corso dei prossimi anni.