Prosegue il dibattito sulla flessibilizzazione del sistema pensionistico e sui possibili interventi legislativi di cui si dovrà occupare il prossimo Governo. D'altra parte, il confronto elettorale ha avuto proprio nella possibile cancellazione della Riforma Fornero uno dei punti più discussi. Resta però il fatto che le stime dei tecnici continuano a ritenere poco plausibile un intervento tanto esteso nel settore. L'ultimo ad esprimersi e a ribadire la propria posizione è il Presidente dell'Inps Tito Boeri, che mette in rilievo soprattutto il problema delle coperture da reperire.
Abolizione della legge Fornero: un conto da 90 miliardi?
Secondo Boeri, una cancellazione totale della Manovra Fornero potrebbe arrivare a costare fino a 90 miliardi di euro, "da scontare in termini di aumento del debito pensionistico". Una prospettiva ribadita attraverso un videomessaggio inviato al Festival Nobilità, evento tenutosi ad opera della community Fiordirisorse e centrato sulla cultura del lavoro. A preoccupare in particolar modo l'economista sarebbero le ipotesi pre-elettorali presenti nei programmi di Lega e Movimento 5 Stelle, che "rilanciano il ripristino delle vecchie Pensioni di anzianità". Ma Boeri sottolinea innanzitutto il contesto nel quale fu realizzata la stretta sulla previdenza, ovvero la fase di recessione che rese impellente adottare dei correttivi emergenziali, al fine di garantire la tenuta del Paese.
Il ritorno al passato ed il rischio penalizzare i giovani
In base all'opinione di Boeri, il secondo motivo che rende impossibile cancellare la legge Fornero riguarda invece il fatto che tale azione si realizzerebbe soprattutto a scapito dei giovani, perché "scaricherebbe sui nostri figli e sui figli dei nostri figli i costi di questo mancato adeguamento".
Il riferimento va ovviamente al debito pubblico a cui il Paese già oggi deve fare fronte ed all'impossibilità di un suo ulteriore accrescimento. Al contrario, per rilanciare il lavoro giovanile servirebbe fiscalizzare una componente dei contributi previdenziali.
L'opinione di Boeri sul reddito di cittadinanza
Infine, il Presidente dell'Inps si è espresso riguardo al reddito di cittadinanza, spiegando che la misura potrebbe costare attorno ai 30 miliardi di euro l'anno.
Una cifra elevatissima, così come proposta", spiega il tecnico. Sarebbero invece sufficienti appena 5-7 miliardi per erogare degli aiuti contro la povertà, evitando quindi di dare soldi a chi non ne avrebbe strettamente bisogno.
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