A poche settimane dalle elezioni politiche il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini torna a discutere sull'argomento cardine sul quale si sono basati i programmi elettorali dei vari leader politici. Si tratta del famigerato tema della Pensioni sul quale si chiede la modifica di alcune norme considerate rigide, che hanno penalizzato gran parte dei lavoratori.

Salvini mira all'abrogazione della Legge Fornero

Nonostante le varie forze politiche non siano pienamente d'accordo, il candidato Premier Salvini torna a rilanciare l'eliminazione definitiva della Riforma Fornero.

Una proposta tanto sbandierata negli ultimi tempi ma nello stesso tempo considerata da molti esponenti politici molto penalizzante per i conti pubblici. Come già tanti sanno, infatti, la Riforma Fornero avrebbe assicurato ben 80 miliardi di euro alle casse statali e, quindi, un'eventuale abrogazione potrebbe creare dei forti squilibri economici. Lo avrebbe ribadito anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nel bel mezzo della campagna elettorale; cosa che avrebbe potuto compromettere qualche alleanza all'interno del nuovo centrodestra.

Matteo Salvini, intanto, avrebbe illustrato i punti-cardine sulla quale trovare una maggioranza per formare il nuovo Governo. Si tratta sul tema immigrazione, sulla cancellazione definitiva della Riforma Fornero e sull'introduzione di un'uscita più flessibile attraverso quota 100 e Quota 41 a favore dei lavoratori precoci, "Mi interessa trovare una maggioranza di governo che mi aiuti a cancellare la Legge Fornero, a diminuire le tasse e ad arginare un'immigrazione senza controllo", ha spiegato il leader del Carroccio ricordando il suo programma molto simile a quello stilato dal Movimento 5 Stelle.

Il meccanismo di Quota 100 e Quota 41 e la proroga del regime sperimentale donna, infatti, sarebbero due ipotesi condivise anche dai pentastellati anche se avrebbe fatto pià volte dietrofront su alcuni punti.

La contrarietà di Confindustria

E non tarda ad arrivare la risposta di Confindustria che si è dimostrata sin da subito contraria alle ipotesi formulate da Matteo Salvini nel bel pieno della campagna elettorale.

Secondo la stessa Confindustria, infatti, la cancellazione della precedente legge pensionistica potrebbe rivelarsi una misura penalizzante. Cosa assai diversa per la flat tax che, invece, potrebbe avvantaggiare le assunzioni nelle imprese e rilanciare l'economia del Paese.