A nulla, al momento, è valso l’appello di ieri del leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio al leader della Lega Matteo Salvini, che grosso modo suonava così: se vuoi abolire la riforma Pensioni della Fornero facciamo un governo insieme, altrimenti stai con Berlusconi. Il leader del Carroccio, almeno per oggi, ha deciso di stare ancora con Silvio Berlusconi, puntando all’unità del centrodestra, forte del 37% ottenuto come coalizione alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, ma che deve fare i conti con il Movimento 5 stelle forte del 32% di consensi ottenuto da solo senza alleati.
Seppur con qualche difficoltà sembra continui il lavoro per un governo giallo-verde anche per la sintonia su diversi punti programmatici: sulla revisione della Buona scuola, sullo modifica del Jobs act, sulla riduzione delle tasse, sull’abrogazione della legge Fornero.
A nulla è valso l’appello di Di Maio a Salvini sulla riforma pensioni
Uguale il piano di riforma pensioni proposto agli elettori, che prevede Quota 100 per tutti, Quota 41 per i precoci, proroga Opzione donna, staffetta generazionale. Ma ancora la strada è lunga. Salvini punta a mantenere il centodestra compatto e parla come leader della coalizione. Di Maio di fare intese con Forza Italia e Silvio Berlusconi non ne vuole proprio sapere.
Ecco come è andato il secondo giro di consultazioni oggi al Quirinale. Il centrodestra, che stavolta si è presentato unito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è “pronto a formare un governo forte e di lunga durata – ha detto Matteo Salvini a margine dell’incontro con il Capo dello Stato - con un premier indicato dalla Lega'.
Accanto al leader del Carroccio Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. “Basta con i veti – ha aggiunto Salvini – e le tattiche del Movimento 5 stelle”. Ma è stato il siparietto del presidente di Forza Italia contro i pentastellati (“non sanno – ha detto Berlusconi – l’Abc”) a rompere il feeling tra i leader del centrodestra e ad allargare le distanze con i grillini.
Il leader della Lega punta a tenere unito il centrodestra con Berlusconi
“No – ha ribadito Di Maio dopo l’incontro al Quirinale - a un governo con Forza Italia”. Il capo politico del Movimento 5 stelle dice di non comprendere il comportamento di Salvini che si ostina a volere stare accanto a Berlusconi. “Così – ha specificato - si va a governissimo o al voto”. Di Maio chiede dunque all’ex Cavaliere di farsi da parte e permettere la nascita di un governo giallo-verde. Mentre Berlusconi continua a pretendere un riconoscimento politico così come Forza Italia, e il leader del Carroccio finora sembra voler condividere questa linea. Per il Partito democratico, al Quirinale, i capigruppo e il segretario reggente Maurizio Martina.
“Governi – ha detto dopo il vertice con il presidente della Repubblica - chi ha vinto le elezioni”. Il Pd renziano, dunque, ribadisce l’intenzione di restare all’opposizione, cose che sembra peraltro abbastanza normale visto che sugli sconfitti alle elezioni del 4 marzo scorso non ci sono dubbi. Sarebbe impensabile vedere chi ha perso le elezioni al governo anche stavolta, come già successo più volte in passato, a partire dalla legislatura in corso. “Basta teatrini, Movimento 5 stelle e centrodestra – ha detto Martina - non perdano tempo”.