Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 16 aprile 2018 vedono arrivare nuove prese di posizione dal Presidente dell'Inps Tito Boeri in merito ai costi della cancellazione della legge Fornero ed ai vitalizi dei parlamentari. Nel frattempo sta per chiudersi l'ultima scadenza utile per integrare le domande di accesso all'APE sociale ed alla quota 41 con i dettagli riguardo le attività gravose. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Boeri (Inps) contro vitalizi e promesse elettorali: cancellare la Fornero costa 85 miliardi

Il Presidente dell'Inps Tito Boeri torna a puntare il dito contro le promesse elettorali ed i vitalizi dei parlamentari, durante un'intervista rilasciata per la trasmissione televisiva "In mezz'ora in più" condotta nella serata di ieri da Lucia Annunziata su Rai 3. Secondo l'economista, la cancellazione della legge Fornero potrebbe arrivare a costare fino ad 85 miliardi di euro, andando a creare una doppia iniquità. Questo perché peserebbe contemporaneamente su chi ha già pagato il costo della riforma e sulle giovani generazioni. In merito invece ai vitalizi dei parlamentari, Boeri spiega che "erano uno schema insostenibile fin dall'inizio: si è partiti già da subito in disavanzo.

Nel 2016 io ero stato chiamato in audizione parlamentare e ho fornito i dati in nostro possesso, sollecitandone altri, ma trovo scandaloso che la Camera non ci abbia dato questi dati. Anche sulle valutazioni che ci sono state richieste, come sul DDL Richetti, non abbiamo avuto i dati sui contributi versati dai parlamentari" conclude il Presidente dell'Inps, sottolineando che "avrebbero dovuto darci la possibilità di fare analisi più dettagliate".

La raccomandata Inps che chiede alla pensionata di restituire 12 rate da 13 euro

All'interno di un recente articolo a firma di Emanuele Tommasi La Gazzetta Del Mezzogiorno ha messo in luce il caso paradossale di una pensionata di Lecce, che percepisce una pensione sociale di 500 €. L'Inps le ha infatti richiesto di rimborsare la somma di 13,52 euro, soldi che dovranno essere restituiti per accrediti non dovuti.

"Non si vergognano a togliere a noi poveri una manciata di euro?" ha domandato la pensionata al giornalista, evidenziando che il recupero avverrà in 12 rate da poco più di un euro e spiegando che la sola raccomandata per la comunicazione è costata all'Istituto pubblico di previdenza 6 euro. D'altra parte, l'Inps non fa che applicare la legge. Ed allora, forse sarebbe il caso di ripensare a come funziona il sistema davanti a casi come questi.

Lavori gravosi: possibile integrare i documenti entro il 20 aprile 2018

C'è tempo ancora fino al prossimo 20 aprile 2018 per inviare il modello AP116 all'Inps con la certificazione dell'attività gravosa. Siamo quindi davanti agli ultimi giorni per chi desidera far valere il diritto al prepensionamento tramite l'accesso all'APE sociale o alla quota 41.

Il chiarimento è stato diramato dallo stesso Istituto di previdenza con il messaggio n.1609, all'interno del quale è stata confermata una settimana ulteriore di proroga rispetto alla precedente scadenza (che vedeva la conclusione dei termini allo scorso 13 aprile 2018). La decisione è arrivata dopo aver riscontrato un elevato numero di richieste, sebbene sia importate ricordare che l'integrazione dovrà riguardare solo le novità introdotte con la legge di bilancio 2018 in merito ai cosiddetti lavori gravosi.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.