Poste Italiane ha inaugurato la stagione del maxi-recruing. Le posizioni ricercate sono quelle di portalettere. Le sedi di lavoro saranno in tutta Italia e il contratto è a tempo determinato a decorrere da maggio 2018, in relazione alle specifiche esigenze aziendali. Vediamo quindi più nel dettaglio le nuove offerte, quali sono le posizioni aperte e in quali regioni italiane.

Poste Italiane lavora con noi: si ricercano portalettere, ecco come fare domanda

Le sedi di lavoro interessate sono: Liguria (Nord Ovest), Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige (Nord Est), Veneto, Emilia Romagna, Marche (Centro Nord).

Tutte le altre informazioni, che comunque anticipiamo, potete trovarle sul sito ''https://erecruiting.poste.it/dettagliPosizione.php?backurl=%2FposizioniAperte.php&i=203''

Per candidarsi al profilo di portalettere che non impone limiti di età e non richiede conoscenze specialistiche occorre avere i seguenti requisiti:

  • Diploma di scuola media superiore (voto 70 su100) o diploma di laurea, triennale, (voto102 su 110);
  • C’è bisogno della patente di guida in corso di validità per la guida del motomezzo;

La domanda deve essere inoltrata telematicamente entro il 15 aprile, tramite il portale raggiungibile su erecruiting.poste.it. I candidati possono visualizzare un'unica località territoriale di preferenza.

Dopo l’inoltro del proprio CV che serve a candidarsi, sono previsti una serie di step, consistenti nello svolgimento di colloqui individuali e collettivi, di test sia pratici d’idoneità alla guida e sia teorici. Attività prodromica è il ricevimento di una telefonata da parte delle Risorse Umane Territoriali

Quanto guadagna un portalettere, qual è il suo contratto di lavoro?

Circa la tipologia contrattuale, e lo stipendio di un portalettere possiamo dire fin da ora che il postino riceve uno stipendio di circa 1.200 euro netti, più, tredicesima, quattordicesima, buoni pasto di 5 euro, Tfr, ferie di 2 giorni ogni 30 giorni di lavoro.

I contratti a tempo determinato trimestrali posso essere rinnovati anche di 6 o 12 mesi. In base alle esigenze dell’azienda in alcuni casi possono trasformarsi anche a tempo indeterminato. Per rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie sul mondo del lavoro, della riforma pensioni 2018 e della scuola, continuate a seguirci su Blasting News.