Anche in questo caso dopo quasi un decennio di attesa, i lavoratori della Pubblica Amministrazione nei comparti Enti Locali e Sanità hanno un nuovo contratto. Come riporta il noto quotidiano “Italia Oggi”, dopo nove anni il nuovo contratto di lavoro per questi dipendenti pubblici è ufficializzato. La firma definitiva dei rispettivi contratti è stata apposta e adesso bisogna capire quando e come le nuove tabelle retributive saranno applicate alle retribuzioni di questi lavoratori che devono percepire anche gli arretrati. Il contratto infatti decorre dal 1° gennaio 2016 e pertanto, il biennio scorso ed i primi mesi del 2018 dovranno essere coperti da arretrato, che in base a quanto fatto nelle altre aree della PA, dovrebbe pervenire ai lavoratori con una erogazione una tantum.

Vediamo le cifre e le date che interessano i lavoratori.

Aumenti

Aumenti in busta paga e quindi nel cedolino ed arretrati arriveranno presto ai lavoratori. Un contratto a validità triennale, con decorrenza 1° gennaio 2016 e scadenza 31 dicembre 2018 che deriva dalla ormai famosa sentenza della Consulta sul blocco degli scatti perequativi dello stipendio per tutti i lavoratori statali. Dopo i Ministeriali, la Scuola e le Forze dell’Ordine o Armate, anche gli oltre 1,2 milioni di lavoratori di Sanità ed Enti Locali chiudono la partita rinnovo. Oltre ai dipendenti della Sanità, la notizia riguarda i dipendenti di regioni, comuni e province. La sottoscrizione dei Ccnl 2016-2018 per questi comparti è arrivata all'Aran il 20 maggio scorso, dopo il passaggio ed il relativo via libera dei documenti alla Corte dei Conti.

Adesso si tratta di passare dalle parole ai fatti, cioè alle cifre di aumento spettanti. Va applicato adesso l’accordo governo-sindacati di novembre 2016, quello dei celebri 85 euro a lavoratore al mese.

L’aumento stipendiale mensile varia dai 52 euro al mese per coloro che rientrano nelle fasce stipendiali più basse, fino ai 90 euro per quelle più alte.

Per sanare la situazione relativa a lavoratori di categoria più bassa e cioè, per garantire a tutti gli aumenti promessi dall’accordo prima citato, all’aumento tabellare sarà aggiunto l’elemento perequativo, cioè circa 29 euro al mese. Queste cifre come riporta Italia Oggi sono da considerarsi da marzo 2018, perché per le cifre arretrate che saranno elargite con un cedolino a parte, gli aumenti tabellari sono inferiori.

Arretrati di stipendio

Gli arretrati infatti, saranno coperti da un versamento una tantum maturato fino al 31 maggio 2018. Si va da un minimo di € 592 ad un massimo di 883 euro, in base alla qualifica ricoperta. Negli Enti Locali, la fascia A1 è quella retributiva più bassa, mentre la D6 e la più alta e saranno proprio questi lavoratori a percepire le cifre minime e massime di arretrato previste. Più nello specifico, un lavoratore inquadrato in fascia C1 dovrebbe percepire 669 euro di arretrati. Per lo stesso lavoratore, lo stipendio salirà da € 1.121 ad € 1.695. Anche nella sanità, le cifre sono nell' ordine di 85 euro mensili e sempre dal 1° marzo, con aumenti inferiori per biennio precedente e per gennaio e febbraio 2018.

Cifre lorde queste prima elencate che vanno ridotte in base alla tassazione vigente. Tra quota dei contributi previdenziali in capo al lavoratore, Irpef, addizionali comunali e regionali, gli importi netti che per davvero finiranno nelle tasche dei lavoratori sono da ridurre di un buon 50%. Aumenti ed arretrati differenti per tipologia di lavoratore ma che si appiattiranno come cifre dal momento che il sistema fiscale italiano prevede una tassazione più alta al salire del reddito. Per quanto concerne le date, utilizzare l’ipotetico è un obbligo, almeno fino a quando NoiPa, come ha fatto con gli altri comparti, non uscirà con una comunicazione ufficiale.

La discordanza temporale tra le firme definitive dei contratti di Scuola e Forze dell’Ordine, rispetto a Sanità ed Enti Locali è di un mese circa e pertanto è facile ipotizzare che gli arretrati saranno erogasti nel mese di giugno, con cedolino ad emissione speciale successivo a quello canonico dello stipendio, mentre a luglio si dovrebbero iniziare a percepire i nuovi stipendi con le nuove cifre.