Nonostante si sia ancora in una fase di incertezza politica e istituzionale, in attesa della nomina del nuovo Governo, i ministri proseguono con la loro attività. In particolare, la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, con Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, si sono resi protagonisti, nelle scorse ore, di un'iniziativa molto importante nel mondo del lavoro, sul piano delle assunzioni. Circa 1.890 posti verranno, infatti, sbloccati prossimamente. Vediamo di seguito i dettagli.

Pa, firmato il decreto per 1890 assunzioni

Il decreto firmato dalla ministra della Pubblica amministrazione, Madia, e dal ministro dell'Economia, Padoan, prevede lo sblocco di ben 1.890 posti di lavoro.

L'iniziativa comprende sia nuove assunzioni che nuovi bandi di concorso in vari settori della Pa, come ministero dell'Interno, Agenzia delle dogane o Inail. Oltre a questi si aggiungeranno, con ogni probabilità, ulteriori risorse per circa 500 altre assunzioni. I posti sbloccati saranno spalmati in un periodo di tempo di circa due anni, da quest'anno fino al 2020. L'iniziativa s'inserisce nel programma di assunzioni 'ordinarie', messo in atto da amministrazioni e agenzie che sono riuscite ad ottenere lo sblocco dei fondi accantonati da parte del ministero della Pubblica amministrazione, retto da Marianna Madia, e del ministero dell'Economia e del Tesoro.

Trattative in vista anche per dirigenti: aumenti stipendiali

La scorsa settimana era stata, invece, la volta degli sblocchi relativi alle assunzioni aggiuntive, a tempo indeterminato, previste dalla legge di Bilancio, in settori dell'amministrazione pubblica quali Inps, Avvocatura, Salute, Esteri e così via, con cui si è dato il via libera a circa 5 milioni di euro per quest'anno, 30 per il prossimo e 50 milioni a partire dal 2020.

Il prossimo mercoledì, 9 maggio, sul tavolo verrà affrontato anche il tema dei dirigenti delle amministrazioni statali, come ministeri, enti o agenzie fiscali. L'Aran, che guiderà i lavori, ha convocato i vari sindacati e si discuterà, in particolare degli aumenti stipendiali, che saranno in media di 250 euro mensili, relativi a un totale di circa 6.700 vertici delle amministrazioni. Oltre agli aumenti, verranno portati sul tavolo di discussione, anche temi sulle nuove regole per quel che riguarda specialmente la valutazione e i premi per la definizione delle responsabilità.