Quando arriva una notizia a sorpresa, come può essere considerata quella della bocciatura dell'Esecutivo Salvini-Di Maio, le reazioni a caldo sono sempre quelle più lontane dalla realtà. Quando il Governo a guida leghista e grillina stava per partire, con Salvini agli Interni e Di Maio al Ministero del Lavoro, sul nome del Ministro dell'Economia (è stato proposto Savona), Mattarella ha posto il veto perché trattasi di soggetto anti-europeista. In pratica, con questo veto il nuovo Governo guidato dai due partiti che hanno vinto le elezioni dello scorso 4 marzo è saltato prima ancora di nascere.

Polemiche e dure prese di posizione per tutta la giornata di ieri si sono sprecate, lasciando malcontento nei cittadini che ormai avevano fatto per così dire “la bocca”, ai provvedimenti inseriti nel contratto di Governo che le due forze politiche avevano apparecchiato. In prima fila sicuramente la questione previdenziale, con la riforma delle Pensioni che davvero sembrava ad un passo dall’essere realizzata, con quota 100 e forse Opzione Donna già da varare nella prossima Legge di bilancio.

La palla passa a Cottarelli?

In sostituzione del Governo che per molti era quello voluto dai cittadini che hanno dato 17 milioni di consensi ai due partiti, Mattarella ha chiamato l’ex commissario della spending review, Cottarelli.

Un nuovo Governo Tecnico che sembra avrà lo scopo di approvare la Legge di Bilancio di fine anno e portare il paese a nuove elezioni nel 2019. Resta il fatto che questo Esecutivo non ha la maggioranza in Parlamento, perché pare verrà appoggiato solo dal PD e forse da LEU. Ad oggi quindi, troppo poco per governare ed anche troppo poco per approvare la Legge di Stabilità.

La verità è che esiste una sola maggioranza di Governo, quella Lega-M5S ed in Parlamento questo ancora conta. Adesso partiranno le canoniche commissioni parlamentari ed anche lì dentro, la voce grossa la fanno i due partiti vincitori dell’ultima tornata elettorale.

Tutto ancora possibile

Se il Governo Salvini-Di Maio ormai è tramontato, il fatto vero è che esiste ancora il loro contratto di Governo, con tanti punti che adesso potrebbero diventare proposte parlamentari che con una maggioranza ancora coesa, potrebbero benissimo essere approvati ancora.

Ecco perché le speranze che quota 100, con la sua pensione quando età anagrafica e contributi sommati danno 100, potrebbe diventare proposta di legge che potrebbe trovare una approvazione a maggioranza in Parlamento. Lo steso dicasi per il pacchetto pensioni intero, compresa Opzione Donna e quota 41. Tra le priorità anche la Scuola, con modifiche importanti in materia di edilizia scolastica, sul fenomeno delle classi troppo numerose e sulle modalità di reclutamento e di formazione e aggiornamento degli insegnanti. Importanti novità potrebbero riguardare anche le famiglie, con l’idea di azzerare l’Iva sui prodotti per i neonati o innalzando i bonus baby sitter, bebè o l’assegno di maternità.