Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 20 maggio 2018 vedono moltiplicarsi le discussioni in merito ai provvedimenti di flessibilità previdenziale e di superamento della legge Fornero inseriti all'interno dell'ultima bozza di contratto tra Lega e Movimento 5 Stelle. Nel frattempo dall'UE arriva una tregua riguardo il giudizio di merito sui conti pubblici e sulla gestione del debito del nostro Paese, mentre dai sindacati si attacca la possibile eliminazione di deduzioni e detrazioni con l'avvio della flat tax. Infine, il Presidente del Parlamento Europeo ha espresso la propria perplessità riguardo l'avvio di un reddito di cittadinanza da 800 euro al mese.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Riforma pensioni e superamento Fornero: ecco cosa prevede il contratto Lega - M5S

L'accordo per un Governo di cambiamento tra Lega e Movimento 5 Stelle ha visto produrre la versione definitiva del contratto sottoscritto dalle controparti. Al suo interno, una parte importante del programma congiunto è dedicata al settore previdenziale ed al welfare. Su questi temi, si legge che "occorre provvedere all'abolizione degli squilibri del sistema introdotti dalla riforma delle pensioni cd. "Fornero", stanziando 5 miliardi per agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse". Per riuscire in questo intento, il Governo darà immediatamente la possibilità di fruire della Quota 100, con l'obiettivo di "consentire il raggiungimento dell'età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti".

Infine, si richiama alla necessità di separare previdenza ed assistenza e di riaprire al pensionamento anticipato tramite opzione donna, che sarà però prorogata in via sperimentale e nei limiti delle risorse disponibili.

Dall'UE una tregua sui conti pubblici dell'Italia

Nel frattempo dall'Unione Europea si registra uno slittamento della valutazione sull'andamento dei conti pubblici, che arriverà solo il prossimo ottobre.

Resta però confermata la necessità di portare avanti l'impegno a rendere sostenibile il sistema pensionistico, intervenendo sulle pensioni troppo alte e favorendo l'inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Si tratta di indicazioni chiave che farebbero parte delle raccomandazioni in arrivo da parte della Commissione UE il prossimo mercoledì.

Il documento è molto atteso anche per via del momento di attuale incertezza che caratterizza la politica. Lo slittamento ad ottobre può essere comunque considerato come un segnale di apertura, in attesa che si possa consolidare la situazione e che divenga evidente quali saranno le scelte di finanza pubblica portate avanti dal prossimo Governo.

USB: attacco a previdenza continua, sbagliato cancellare detrazioni e deduzioni

Dall'Unione sindacale di Base si esprime preoccupazione per le ultime vicende che hanno caratterizzato il contesto nazionale ed internazionale. "Nel nostro Paese abbiamo subito un attacco alla previdenza pubblica che non solo è in atto, ma che continua anche se ha raggiunto il suo punto più elevato nella famosa e fatidica legge Fornero", si spiega all'interno di un comunicato diffuso recentemente.

"Come se i guasti prodotti da tale legge non fossero sufficienti, l'Ue e il Fmi intervengono costantemente per segnalare l'insufficienza delle misure attuali e la necessità di ulteriori interventi di tagli alla quattordicesima, alle pensioni di reversibilità e di invalidità, il ricalcolo con il metodo contributivo e così via". Oltre a questo, si prospetta anche la possibile eliminazione delle detrazioni e delle deduzioni, un provvedimento che potrebbe avere conseguenze "devastanti per milioni di pensionati".

Tajani contrario al reddito di cittadinanza

"Mi auguro che il Governo italiano sappia rispondere alle istanze dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei giornalisti mentre si trovava a Catania.

Ad una domanda diretta sul reddito di cittadinanza, ha invece risposto esponendo le proprie perplessità. "Ai giovani dobbiamo dare il lavoro, non l'elemosina. Noi dobbiamo creare lavoro, la politica deve fare tutto ciò che può per premettere alle imprese, al mondo dell'agricoltura, delle professioni, del commercio di crescere e di svilupparsi. Io non regalo 800 euro al mese ai miei figli per alzarsi alle 10 della mattina e non fare nulla perché hanno un reddito. I nostri figli devono essere messi nelle condizioni di trovare un'occupazione e di poter lavorare. La dignità, lo dice anche Papa Francesco, è il lavoro", ha quindi concluso Tajani.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel canale "Affari e Finanza" o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.