Le ultime novità sulle Pensioni aggiornate ad oggi 10 maggio ci ripropongono il tema sui lavoratori precoci e la pensione anticipata con quota 100, oltre al pensionamento di Elsa Fornero a 71 anni. Di ora in ora si fanno sempre più concrete le possibilità di un governo M5S-Lega Nord, le due forze politiche che hanno promesso in campagna elettorale l'abolizione/superamento della legge Fornero. La cancellazione della riforma previdenziale potrebbe essere uno dei punti fermi del contratto di governo su cui Di Maio e Salvini stanno ragionando in queste ore, prima di individuare il nome per una figura terza di premier.

Il ritorno - in campo previdenziale - alle quote dunque è un'eventualità meno remota rispetto ad alcuni giorni fa, quando la formazione di un governo neutrale appariva cosa certa.

Pensione lavoratori precoci

Quota 41 per tutti è la forma di pensionamento chiesta a gran voce dai lavoratori precoci, i quali puntano ad andare in pensione dopo 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica. In caso di accordo politico tra M5S e Lega, quota 41 per i precoci potrebbe segnare una delle prime rivoluzioni di quello che potrebbe essere definita come era post-Fornero. Lo riporta, in queste ultime ore, il portale Orizzonte Scuola. Gli ultimi due esecutivi, a maggioranza Pd, che si sono succeduti alla guida del Paese, con Renzi prima e con Gentiloni poi, hanno sempre negato l'estensione della quota 41 per tutti i lavoratori.

Il provvedimento che più si è avvicinato alle richieste dei precoci è la cosiddetta "quota 41 per pochi", come è stato ribattezzato dai lavoratori il decreto attuativo firmato dal governo dimissionario che garantisce il diritto della pensione con 41 anni di contributi a quelle persone che rientrano nelle categorie dell'Ape social, l'altro strumento previdenziale introdotto lo scorso anno dall'esecutivo del premier Gentiloni.

Pensione con quota 100 e 71 anni

La possibile reintroduzione del sistema pensioni a quote, con cui M5S e Lega Nord supererebbero la riforma Fornero, riporta in auge anche quota 100, con cui i lavoratori potrebbero andare in pensione una volta compiuti 64 anni di età e con 36 anni di contributi. Il primo requisito rimane fisso (non sarebbe possibile, cioè, andare in pensione con 63 anni di età anagrafica e 37 anni come contributi), mentre il secondo è variabile e dipende fondamentalmente dalla carriera lavorativa del pensionando.

La somma, in ogni caso, dei due fattori deve sempre dare 100.

Intanto, nelle ultime ore sta facendo discutere il pensionamento della Fornero a 71 anni. La notizia è ufficiale. L'ex ministro del Lavoro andrà in pensione dal prossimo autunno. Per lei (e per tutti i docenti universitari) la legge Fornero - sembra un paradosso ma è la realtà - non vale. Gli insegnanti titolari di una cattedra universitaria, infatti, possono continuare ad insegnare fino a 70 anni. In precedenza il limite era fissato a 72 anni, come sottolineato dalla stessa Elsa Fornero.