Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 18 maggio 2018 vedono moltiplicarsi le stime e le proiezioni sui costi effettivi che potrebbero avere le nuove misure di flessibilità previdenziale e di accesso anticipato al pensionamento. Nel frattempo prosegue anche lo scontro politico sul contratto di governo raggiunto tra Lega e Movimento 5 Stelle, mentre resta ancora imprecisato in che modo si affronterà nel prossimo futuro il delicato tema dell'aspettativa di vita. Infine, dai Comitati si prosegue a mantenere gli occhi puntati sulle ultime vicende, in attesa che il quadro della situazione possa chiarirsi definitivamente.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni, welfare e taglio imposte: conto dai 100 ai 150 miliardi di euro

Le misure di flessibilizzazione del comparto previdenziale assieme a quelle di welfare e di riduzione delle imposte potrebbero arrivare a costare fino a 150 miliardi di euro su base pluriennale. È il conto choc indicato dall'ANSA in merito al contratto programmatico di Governo firmato da Lega e Movimento 5 Stelle. Esplicitando i costi per le voci che finora sono state stimate, si quantificano così circa 17 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza, 5 miliardi per la revisione della legge Fornero, 2 miliari per la riforma dei centri dell'impiego e quasi 30 miliardi per la sterilizzazione dell'IVA.

Mentre per gli altri provvedimenti ancora non esiste una stima voce per voce.

Brunetta (FI): il contratto tra 5S e Lega è antidemocratico

"L'atteggiamento inquisitorio verso le pensioni più elevate presente nel Contratto di Governo di Lega e Movimento Cinque Stelle, di cui si propone un taglio draconiano, è del tutto all'oscuro della cospicua giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte europea dei diritti dell'uomo".

Lo spiega all'interno di una nota diffusa nella giornata di ieri Renato Brunetta, sottolineando che la riduzione delle pensioni già in essere è ammessa solo in via eccezionale. Secondo l'esponente di Forza Italia, riforme così importanti per il Paese non dovrebbero essere "oggetto di contratti o di accordi tra le sole forze di maggioranza", ma piuttosto al centro di un confronto tra maggioranza e opposizione.

Fassina (LeU): disponibili su pensioni, contrasto alla povertà

"La sinistra non può farsi schiacciare nel bipolarismo establishment - antistablishment". È quanto dichiarato dal deputato di Liberi e Uguali Stefano Fassina, durante un'intervista rilasciata per Il Manifesto. Secondo il parlamentare, "la strada da imboccare è il patriottismo costituzionale" pertanto "le nostre posizioni in Parlamento nei confronti del nascituro Governo M5S-Lega devono stare al merito: senza sconti su un posizioni inaccettabili" come ad esempio sui migranti, "ma disponibili su pensioni, investimenti, contrasto alla povertà, ambiente". Mentre non può essere presa in discussione una possibile uscita dall'euro, sebbene serva un cambiamento perché "è evidente che mercato unico europeo e moneta unico colpiscono il lavoro e le classi medie".

Damiano (PD): qual è l'opinione di Lega e 5S sull'aspettativa di vita?

Cesare Damiano torna a prendere posizione in merito alla discussione sul comparto previdenziale, commentando il punto di incontro sul programma di Governo che si sarebbe raggiunto tra Lega e Movimento 5 Stelle su come smontare la legge Fornero. Un punto sul quale ha ricordato innanzitutto che "lo smontaggio e' iniziato da tempo, a partire dalle 8 salvaguardie realizzate nella passata legislatura, con le quali abbiamo mandato in pensione 153.000 lavoratori, mettendoli al riparo dalla legge Fornero". In merito invece ai futuri provvedimenti, l'esponente democratico attende di avere maggiori riscontri, suggerendo di "rispolverare la proposta di legge 857" sulla quale si era trovato un accordo bypartisan nel corso della passata legislatura.

Infine, ha domandato quale sia la posizione del futuro esecutivo sul tema dell'aspettativa di vita, di cui "non sento profferire parola" e per la quale in futuro si rischia di dover attendere fino ai 70 anni di età per l'agognato pensionamento.

Armiliato (CODS): attesa per la pubblicazione del contratto di Governo

Il Comitato Opzione Donna Social resta in attesa di scoprire quale sarà la versione definitiva del contratto di Governo tra M5S e Lega. Lo afferma la fondatrice Orietta Armiliato tramite un post nel quale spiega la propria posizione, dopo che negli scorsi giorni sulla bacheca del gruppo si è discusso a lungo delle ultime proposte riguardanti il comparto previdenziale, la quota 100 e la valorizzazione del ruolo delle donne.

"A questo punto il CODS, onde evitare di dare per acquisito un qualche cosa che ancora acquisito non è, onde evitare che si creino aspettative che potrebbero essere in parte o totalmente disattese, onde evitare di dover leggere, rispondere e commentare qualcosa che ancora rappresenta il “tutto” ed il “contrario di tutto”, continuerà a seguire con grande attenzione le evoluzioni e pubblicherà il testo del contratto in oggetto, attenendosi al percorso istituzionale al quale questo documento sarà sottoposto", ha quindi concluso Armiliato.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel canale "Affari e Finanza" o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.