Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 13 giugno 2018 vedono arrivare le prime proiezioni sui provvedimenti di riforma del comparto previdenziale. A tal proposito, nel breve termine dovrebbe partire la riforma dei centri dell'impiego, mentre il superamento della legge Fornero potrebbe arrivare solo a partire dal prossimo autunno. Nel frattempo dai sindacati si esprime la necessità di un confronto, interrompendo la politica dei provvedimenti spot e cominciando la discussione su una riforma di sistema davvero strutturale. Infine, dai fondi pensione si evidenziano le criticità che potrebbero sorgere con la flat tax in merito all'eliminazione o alla forte riduzione delle deduzioni.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

La riforma previdenziale slitta al prossimo autunno

Nella giornata di ieri si sono incontrati a Palazzo Chigi i principali referenti economici del Governo, tra cui il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e dell'Economia Giovanni Tria. Assieme al Premier Giuseppe Conte si è fatto il punto in merito ai provvedimenti prioritari sulle tematiche di comparto, per cercare di calendarizzarli ordinandoli in base alle risorse ed alle effettive coperture. Tra le misure in arrivo nel breve termine troviamo così lo snellimento della burocrazia, la pace fiscale e la riforma dei centri per l'impiego. Il superamento della legge Fornero sembra invece destinato a prendere forma nel corso del prossimo autunno, vista la complessità non solo delle misure in gioco (quota 100, Quota 41, proroga opzione donna e abolizione dell'APE sociale), ma anche delle implicazioni contabili.

Ghiselli (CGIL): sulle pensioni basta agli spot, serve una riforma strutturale

Il Segretario Confederale della Cgil Roberto Ghiselli è tornato a fare il punto della situazione rispetto alle ultime ipotesi di riforma del comparto previdenziale, esprimendo la propria contrarietà sul modo in cui è partita la discussione. Un approccio "dal piede sbagliato", evidenzia il sindacalista, sottolineando che si è passati da "affermazioni roboanti in campagna elettorale (cancelliamo la legge Fornero)" ad un "contratto tra le forze di governo che fa leva su alcuni temi specifici, come la quota 100 o i 41 anni".

Per Ghiselli su questi provvedimenti il Governo deve chiarire le proprie reali intenzioni, sviluppando un dialogo con le parti sociali. "In ogni caso gli interventi di cui si parla sono parziali e limitati da una serie di vincoli" perché "con i requisiti contributivi che vengono ipotizzati verrebbero escluse in larga misura le donne, i lavoratori delle aree più deboli del paese e chi svolge lavori discontinui".

Corbello (Assoprevidenza): la flat tax ed il rischio per la previdenza complementare

L'arrivo della flat tax potrebbe far venire meno uno dei vantaggi della previdenza complementare, ovvero le deduzioni. "Certamente la deducibilità dei contributi ai fondi pensione e casse di assistenza è uno dei fondamenti dell’indispensabile previdenza privata di secondo pilastro, che in tal modo è incentivata in tutto il mondo", ha ricordato Sergio Corbiello (Presidente Assoprevidenza), durante un'intervista rilasciata per il Sole 24 Ore. "Se venisse meno il meccanismo della deducibilità" ha proseguito, "dovrebbe contestualmente cancellarsi qualsiasi prelievo fiscale sul reddito prodotto dal patrimonio dei fondi pensione e delle casse professionali di base".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo