Nuova comunicazione ufficiale dell'Inps in merito al sussidio unico per disoccupati che lo stesso Istituto eroga a soggetti che perdono involontarimanete il lavoro. Nel messaggio n° 3018 dello scorso 27 luglio, l’Istituto ha fornito i chiarimenti riguardo una presunta conflittualità a fruire della Naspi dopo aver percepito altri ammortizzatori sociali come la mobilità o la disoccupazione in edilizia. Per la generalità dei lavoratori che usufruiscono della mobilità ordinaria e per chi lavora nel campo dell'edilizia e fruisce del trattamento speciale, sicuramente una buona notizia.

Ecco cosa dice l’Inps al riguardo e cosa devono sapere i potenziali beneficiari della Naspi che provengono da periodi coperti dagli altri ammortizzatori sociali.

Il diritto alla disoccupazione indennizzata

Si può percepire la Naspi anche a dopo aver già percepito altri ammortizzatori sociali, come nel caso specifico della comunicazione Inps, l'indennità di mobilità ordinaria o la disoccupazione in trattamento speciale edile. Questo in estrema sintesi ciò che ha detto l’Inps nel messaggio sopra citato che presto, almeno secondo quanto afferma l'Istituto di Previdenza Sociale, sarà seguito da una circolare che conterrà tutte le istruzioni e tutti i requisiti da rispettare per rientrare tra i papabili beneficiari dell'indennità.

Il messaggio dell’Inps

Il messaggio Inps riguarda il caso in cui l’istanza per la Naspi venga presentata nei canonici 68 giorni successivi al giorno in cui si perde l’ultimo posto di lavoro e contemporaneamente, sempre in questi 68 giorni, intervenga la decadenza dei trattamenti di disoccupazione speciale in edilizia o la decadenza delle indennità di mobilità ordinarie.

L’Inps ha confermato, recependo quanto stabilito dal Ministero del Lavoro, tutto questo. In pratica se la scadenza di mobilità o trattamento speciale edili interviene nei 68 giorni successivi al termine dell’ultimo rapporto di lavoro, nulla ostacola la richiesta di Naspi da parte del disoccupato. L’Inps quindi è tenuto a concedere la Naspi anche a questi lavoratori, sempre che rispettino i requisiti fondamentali ed utili a percepire l’indennizzo e comuni alla generalità dei lavoratori.

Requisiti Naspi dopo trattamento speciale edile o mobilità ordinaria

Il fatto che sia possibile presentare domanda, non vuol dire che la stessa sia automaticamente accolta. Infatti sarà necessario rispettare i requisiti previsti dalla normativa per tutti gli altri lavoratori. I requisiti per la Naspi infatti prevedono almeno 13 settimane di lavoro coperto da contribuzione nei 4 anni precedenti l’ultimo lavoro svolto. Inoltre è necessario avere almeno 30 giornate di lavoro, anche in questo caso coperte da contribuzione previdenziale, nei 12 mesi precedenti la data di perdita dell’ultimo lavoro.