Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 27 luglio 2018 vedono la CGIL ribadire le proprie richieste al Governo per l'avvio dei pensionamenti flessibili a partire dai 62 anni di età o dai 41 anni di contribuzione (senza l'applicazione di ulteriori vincoli di uscita). Nel frattempo dai Comitati si evidenzia la necessità di separare previdenza e assistenza (così come previsto all'interno della legge di bilancio 2018), mentre in campo politico prosegue la discussione sul decreto dignità e sull'uso dei voucher. Infine, l'Inps diffonde i dati sull'erogazione dei nuovi assegni liquidati nel primo semestre del 2018, con un crollo superiore al 24% per le pensioni del fondo lavoratori dipendenti.
Pensioni, per la CGIL serve una possibilità di uscita dai 62 anni o con la Quota 41
Prosegue il pressing della CGIL per la flessibilità previdenziale. Nella giornata di ieri il Segretario confederale Roberto Ghiselli ha inviato al CODS un volantino contenente le richieste del sindacato al Governo. Tra queste troviamo la necessità di ampliare la flessibilità previdenziale con un'opzione di uscita a partire dai 62 anni o con 41 anni di contributi (senza ulteriori vincoli), ma anche l'introduzione di una pensione di garanzia per i giovani ed il superamento delle disparità di genere (con la valorizzazione dei lavori di cura). Si chiede poi di superare l'adeguamento all'aspettativa di vita e di riconoscere la gravosità dei diversi lavori, oltre che di separare assistenza e previdenza.
Infine, si evidenzia l'importanza di rafforzare la previdenza complementare e di dare maggiori tutele alle pensioni già in essere.
Armiliato (CODS): il focus sulla separazione tra assistenza e previdenza
La fondatrice del CODS Orietta Armiliato ha pubblicato nella giornata di ieri un nuovo post, all'interno del quale ha evidenziato il sussistere della mancata separazione tra assistenza e previdenza.
"Nella scorsa Legge di Bilancio, ottenne finalmente il suo momento" ricorda l'amministratrice del Comitato, spiegando che non serve "sottolineare che questi studi, analisi e confronti sono funzionali alla preparazione della prossima legge di bilancio e che, da detti studi e confronti, potrebbero generarsi suggerimenti normativi di particolare influenza sul tema pensionistico".
Anche per questo, il Comitato Opzione Donna Social continua a tenere elevata l'attenzione sulla vicenda.
Damiano (PD): no al ritorno generalizzato dei voucher
L'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano punta il dito contro il Decreto Dignità, ricordando la necessità di battersi "per impedire un ritorno generalizzato all'uso dei voucher". Secondo l'esponente democratico sarebbe infatti un errore se si tornasse alla situazione precedente, anche perché i voucher nel 2007 furono istituiti esclusivamente per la vendemmia e destinati a studenti e pensionati, mentre "i successivi Governi di centrodestra li hanno fatti dilagare, consentendone un uso distorto".
INPS: crollano del 24% le erogazioni di nuove pensioni
Nel frattempo emergono dall'INPS nuove evidenze relative alle erogazioni del primo semestre 2018. I dati comunicati dall'Istituto pubblico di previdenza confermano il trend già in atto, con una diminuzione delle nuove pensioni dovuta all'irrigidimento dei requisiti di quiescenza. Così, gli assegni del fondo lavoratori dipendenti hanno registrato complessivamente una diminuzione superiore al 24%, mentre sono scesi addirittura del 73,5% gli assegni sociali. Anche per quest'ultimi, si è registrato un irrigidimento dei requisiti di accesso (il vincolo anagrafico è salito a 66 anni e 7 mesi dai 65 anni e 7 mesi precedenti). Il monitoraggio ha inoltre evidenziato che gli assegni anticipati hanno superato quelli di vecchiaia.
Infine, per quanto concerne il reddito di inclusione si è arrivati a toccare le 841mila persone, essendo erogato in favore di 267mila famiglie.
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