Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 20 luglio 2018 vedono acuirsi lo scontro tra Inps e Governo, dopo che l'economista alla guida dell'Istituto pubblico di previdenza è tornato a parlare in Parlamento con commenti fortemente critici. Non è mancata la replica in arrivo dell'esecutivo, un fatto che conferma come la situazione non accenni a placarsi. Nel frattempo dall'Europa arriva una decisione importante in merito al Decreto Poletti ed all'adeguamento degli assegni, mentre i sindacati chiedono al Governo di mettere fine alla propaganda e di avviare un nuovo confronto per riformare il comparto previdenziale.
Cresce ancora lo scontro tra Inps e Governo
Non accenna a calare la tensione tra il Presidente dell'Inps Tito Boeri ed il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Nella giornata di ieri il primo esponente dell'istituto pubblico di previdenza ha preso nuovamente posizione durante un proprio intervento davanti alle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera, ribadendo le stime della relazione tecnica che hanno accompagnato il DL dignità e spiegando che i numeri non esprimono un giudizio politico. Anzi, affermarlo per Boeri vuol dire "mettersi in orbite lontane dal nostro pianeta", oltre ad essere "un esercizio molto pericoloso perché prima o poi bisognerà spiegare ai cittadini quali sono i vincoli di cui è costellato il mondo reale".
Sulle richieste di dimissioni suggerite da Matteo Salvini l'economista ha invece spiegato di non poterle prendere in considerazione, soprattutto perché "le minacce arrivano da parte di chi dovrebbe presiedere alla mia sicurezza personale". Accuse che però sono state respinte dal Ministro dell'Interno. "Ma quando mai" ha replicato Salvini, definendo Boeri "super attaccato alla poltrona" e soggetto a fantasie, "come quando chiede più immigrati per pagare le pensioni, o quando difende la legge Fornero".
Insomma, resta evidente che la tensione tra le diverse controparti non accenna a diminuire.
Adeguamenti sulle pensioni: la corte di strasburgo dice no alla class action contro il decreto Poletti
Nel frattempo dall'Europa arriva il giudizio definitivo in merito ai ricorsi di circa 10mila italiani contro il decreto Poletti. La Corte di Strasburgo ha infatti definito come irricevibile il ricorso dei pensionati, visto che il meccanismo di perequazione (al contrario del precedente deciso nel 2011 con il decreto Salva Italia) si accompagna a dei principi di gradualità e risulta finalizzato alla protezione dell'interesse generale.
In particolare, "protegge il livello minimo di prestazioni sociale e garantisce allo stesso tempo la tenuta del sistema per le generazioni future". Tutto ciò in un periodo nel quale la situazione italiana appare particolarmente complicata dal punto di vista non solo della tenuta sociale, ma anche di quella economica. Quanto basta per respingere i ricorsi dei pensionati, che ritenevano ingiustamente penalizzante anche il meccanismo proposto dal Decreto Poletti.
Riforma pensioni, per Ghiselli (CGIL) siamo nuovamente alla propaganda
All'interno del clima di tensione appena descritto, la Cgil torna ad esprimere la propria preoccupazione tramite le parole del Segretario Confederale Roberto Ghiselli, intervistato da RadioArticolo1.
"Finora tante parole, ma niente fatti dal Governo. Per questo, sulle pensioni, se vogliamo superare l’impianto della legge Fornero, occorre riaprire un tavolo con Cisl e Uil, partendo dalle proposte che abbiamo fatto con la nostra piattaforma unitaria” ha evidenziato il sindacalista, ritenendo non sufficiente parlare di quota 41 e 100 per arrivare ad un vero cambiamento. Anche perché le proposte del Governo rischiano di risultare discriminatorie, ad esempio con uno sbilanciamento tra il Nord ed il Sud del Paese. Mentre per fare un ragionamento di ampio respiro sulla questione previdenziale bisogna parlare anche dei lavori di cura, delle future generazioni e della flessibilità in uscita estesa a tutti".
Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.