Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 13 luglio 2018 vedono arrivare nuove reazioni sindacali alle recenti posizioni espresse dalla Corte dei Conti sulla necessità di confermare le regole della legge Fornero al fine di garantire la tenuta del sistema pubblico. Intanto dalla Camera arriva l'approvazione definitiva del taglio ai vitalizi, mentre il Governo conferma l'intenzione di proseguire sulla stessa strada anche per quanto concerne i cosiddetti assegni d'oro. Infine, dai Comitati si chiede di mantenere l'interesse sui temi delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ganga (CISL): gli spazi per correggere la legge Fornero non sono esauriti
Il Segretario Confederale della CISL Ignazio Ganga ha preso posizione rispetto al richiamo giunto dalla Corte dei Conti, evidenziando che "la sostenibilità del sistema previdenziale non può ridursi ad una curva matematica", ma deve risultare collegata alla sostenibilità sociale. Secondo il sindacalista, esistono ancora degli spazi utilizzabili per correggere non solo la legge Fornero, ma anche l'intero sistema pensionistico. Se si vuole intervenire con delle correzioni, piuttosto sarebbe meglio concentrarsi sulla separazione di assistenza e previdenza, in modo da permettere dei confronti più adeguati rispetto alle controparti internazionali.
Per questo motivo, Ganga auspica che venga convocata al più presto la Commissione di studio prevista dalla scorsa legge di bilancio.
Il pressing della Corte dei Conti: no a nuovo debito pensionistico
La presa di posizione dei sindacati arriva dopo che nella giornata di ieri è tornato a crescere il pressing dei tecnici contro un eventuale intervento di flessibilizzazione del comparto pensionistico.
Secondo quanto riportato all'interno di un nuovo dossier presentato in Parlamento dalla Corte dei Conti, "è essenziale preservare i miglioramenti di fondo che il sistema previdenziale ha realizzato in questi decenni". Per questo motivo, si invita la politica a prevedere delle compensazioni per ogni elemento di flessibilizzazione che dovesse essere introdotto, in modo da poter garantire la sostenibilità dei conti nel lungo termine.
Non a caso, la Corte dei Conti fa un riferimento esplicito alla legge Fornero, spiegando che anche se ha avuto un brusco impatto, gli spazi per eventuali allentamenti sono "stretti se non del tutto esauriti".
Dalla Camera arriva il via libera ai vitalizi
Stante la situazione, arrivano importanti aggiornamenti anche dalla Camera dei Deputati, ed in particolare dall'Ufficio di Presidenza. Nelle scorse ore si è infatti registrato il via libera al taglio dei vitalizi proposto dal Presidente Roberto Fico. Secondo quanto previsto all'intero del provvedimento, si darà seguito al ricalcolo degli assegni che sono maturati fino al 31/12 del 2011, basandosi sul sistema contributivo (quelli successivi prevedono già l'applicazione del medesimo sistema di calcolo).
Il nuovo regime, spiega però Fico, diventerà operativo solo dall'inizio del prossimo anno per via dei tempi tecnici necessari a dare seguito alla misura. In base a quanto previsto all'interno del dispositivo, il tetto minimo è fissato a 980 euro (1470 euro per coloro che hanno subito un taglio superiore al dimezzamento dell'importo).
Di Maio (M5S): in arrivo anche la proposta sulle pensioni d'oro
Dopo l'approvazione del taglio ai vitalizi, prosegue anche il lavoro in corso sulle cosiddette pensioni d'oro. Il Ministro del lavoro Luigi Di Maio ha infatti spiegato che presenterà nel corso della settimana anche questa misura. "Ora tagliamo le pensioni d'oro agli ex manager di Stato, gente privilegiata perché dai 4 mila euro in su".
A tal proposito, l'esponente pentastellato ha spiegato che si effettueranno tagli "a tutti coloro che non hanno versato i contributi per una pensione anche da 30-40 mila euro" e "a tutti quei parassiti sociali che hanno campato sulla spalle di tanta gente".
Armiliato (CODS): mantenere l'interesse sui temi delle lavoratrici
Dal Comitato Opzione Donna Social arriva infine un nuovo commento sulle ultime vicende politiche che hanno caratterizzato la discussione sul comparto previdenziale. "Si fa davvero fatica a tenere la barra diritta sui temi di interesse delle lavoratrici e dei lavoratori che esprimono bisogni reali, quando “là fuori” imperversa senza sosta il moto ondivago" evidenzia Orietta Armiliato, ricordando che alla fine il vero spartiacque sarà rappresentato dalla legge di bilancio "dove la Ragioneria Generale dello Stato di concerto con il MEF la fanno da padroni, con analisi compiute e riportando tutti quanti ad una visione reale della situazione", anche se "francamente non avrei mai pensato di doverlo augurare".
Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.