Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 6 agosto 2018 vedono congelare la discussione governativa sul taglio agli assegni d'oro superiori a 4mila euro, stante la proposta di area leghista nel sostituire il provvedimento con un contributo di solidarietà. La discussione sembra quindi destinata ad avvenire a settembre, contestualmente con quella sulla Manovra ed al contrario di quanto ipotizzato inizialmente. Nel frattempo dall'opposizione ci si pone l'obiettivo di concentrarsi sul superamento della legge Fornero, mentre il CODS evidenzia la necessità di dare un seguito normativo alla valorizzazione dei lavori di cura.

Infine, dalla stampa specializzata si evidenzia l'opzione delle privatizzazioni come possibile strumento di reperimento di importanti coperture per la legge di bilancio 2019.

Riforma pensioni e LdB2019: sulle pensioni d'oro si farà il punto solo a settembre

Sul taglio alle pensioni d'oro sopra i 4mila euro sembra essersi avviata una discussione interna alla maggioranza, al fine di valutare la possibile sostituzione del provvedimento con un contributo di solidarietà da inserire all'interno della nuova legge di bilancio. La questione era stata già avanzata nelle scorse settimane dall'esperto previdenziale della Lega Alberto Brambilla, come alternativa al taglio suggerito dal Ministro del Lavoro pentastellato Luigi Di Maio.

Il Corriere della Sera ha ribadito il congelamento della discussione in un articolo di ieri, segnalando che il Ministro dell'Economia Giovanni Tria avrebbe suggerito alle controparti di non farsi concorrenza sulla tematica previdenziale. D'altra parte, il nodo delle coperture riguardanti la nuova manovra appare tutt'altro che semplice da sciogliere, mentre una prima posizione dettagliata andrà espressa solo a settembre.

Il percorso di riforma del comparto previdenziale appare complicato anche per i provvedimenti di superamento della legge Fornero, motivo per il quale non ha senso forzare la questione attualmente. Di sicuro c'è che sul tema pensionistico, almeno per il momento, l'esecutivo non sembra voler ancora prendere una posizione definitiva.

Damiano (PD): l'obiettivo sia il superamento della Fornero

Dal Partito Democratico si torna a fare il punto della situazione in merito al sistema previdenziale e di welfare, commentando i dati delle ultime rilevazioni in arrivo dall'Istat. Secondo l'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, i numeri in arrivo dall'Istituto di ricerca esprimono la "grande attualità della battaglia condotta dal Pd nella passata legislatura per conquistare maggiore flessibilità nel sistema pensionistico. L’Ape è figlia di questa battaglia, ma bisogna continuare su quella strada perché superare la legge Fornero deve essere un obiettivo del Partito Democratico". L'esponente Dem ricorda quindi l'importanza di avviare "un'accelerazione del turn over" attraverso "Quota 100, proseguimento dell’Ape sociale, 41 anni di contributi per la pensione di anzianità e Opzione Donna".

Armiliato (CODS): riconoscere il lavoro di cura per proseguire nell'equipazione dei ruoli

La fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato è tornata ad evidenziare la necessità di riconoscere e valorizzare il lavoro di cura per l'equiparazione dei ruoli. In tal senso, ha spiegato di ritenere fondamentale l'arrivo di "una norma nel nostro ordinamento", ricordando tramite un secondo post "il sacrosanto diritto di farci riconoscere gli anni di contributi non accumulati a causa delle obbligate carriere discontinue. Facciamo in modo che sia riconosciuto e valorizzato il lavoro di cura, ovvero il doppio, triplo, quadruplo lavoro che le donne svolgono proprio perché ‘donne’... poi, come impiegheremo il nostro tempo sarà una scelta insindacabile".

L'ipotesi privatizzazioni per sventare la crisi d'autunno

Il sito Investire Oggi ha segnalato la possibilità di avviare privatizzazioni controllate (ad esempio utilizzando la CdP) in modo da tamponare eventuali situazioni di crisi finanziarie in autunno. Secondo quanto è possibile leggere all'interno di un articolo di approfondimento a firma di Giuseppe Timpone, "al netto della revisione della legge Fornero e del debutto di almeno parte della riforma fiscale (“flat tax”), un modo per cercare di tranquillizzare i mercati ci sarebbe dopo l’estate: l’avvio in grande stile delle privatizzazioni". Nell'articolo si ricorda infatti che lo Stato possiede decine di quote in grandi compagnie pubbliche, come nel caso di Enel, Eni, Enav, Poste Italiane, Loenardo ed Mps.

Non sarebbe quindi difficile reperire importanti risorse imprimendo un'accelerazioni sulle privatizzazioni, sebbene al momento si resti nel semplice campo delle ipotesi e nulla al riguardo sembri ancora deciso.

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